È terminata senza nessuna dichiarazione da parte dei partecipanti la riunione che, questa mattina, il premier maltese Joseph Muscat ha avuto con i parlamentari laburisti. La riunione era stata convocata per fare il punto della situazione dopo le continue proteste di piazza ed i 'mal di pancia', oramai pubblici, che alcuni esponenti nel partito laburista hanno nei confronti del capo del Governo e leader del partito.
Joseph Muscat, quindi, resiste alla richiesta di dimissioni che arriva da più parti, e resta premier almeno fino al prossimo 8 gennaio, quando i laburisti maltesi avvieranno le procedure per la scelta di un nuovo capo del partito. È quanto emerge dalla riunione del partito che si è conclusa nell'isola, scossa dall'inchiesta sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Il partito, afferma il Times of Malta riportando il contenuto di un comunicato ufficiale, ha riaffermato la fiducia in Muscat, che ha ridato l'incarico di ministro a Chris Cardona, che si era autosospeso dopo che dall'inchiesta era venuto fuori anche il suo nome.
Cardona era stato protagonista involontario di un giallo nato d una lettera che sarebbe stata consegnata agli investigatori, secondo alcune fonti, da Keith Schembri. La missiva, secondo chi ha potuto consultarla, indica in Cardona il mandante dell'omicidio della giornalista, ma è sembrato ua molti un tentativo di sviare l'attenzione di chi indaga.
"Non potevo credere ai miei occhi quando l'ho letta", ha confidato al Sunday Times of Malta un membro del governo, che discusso nei giorni scorsi a lungo del contenuto della missiva. A sua volta l'ex capo di gabinetto di Muscat ha affermato di non aver nulla a che fare con la lettera.