È stallo tra polizia e manifestanti, nel mattino di lunedì, dopo che le forze dell'ordine hanno tentato l'irruzione al PolyU di Hong Kong, sotto assedio da domenica, e al centro dei più violenti scontri tra polizia e manifestanti negli ultimi giorni.
La polizia ha usato i gas lacrimogeni contro i manifestanti che stavano cercando di fuggire dal PolyU, all'interno del quale si trovano ancora in centinaia con bottiglie molotov e armi rudimentali. Lo riferisce il South China Morning Post, che riporta la notizia di altri sette arresti di giovani in una via nei pressi dell'ateneo: non è chiaro se fossero all'interno del campus assediato, ma si sono rifiutati di rispondere alle domande della polizia.
Intanto, in molte parti dell'area di Kowloon, dove ha sede il Politecnico, sono in corso nuovi scontri dalla mattina di oggi tra manifestanti e forze dell'ordine, che hanno fatto ricorso ai gas lacrimogeni, contro una folla di circa centro persone che avanzava verso di loro.
Agenti delle squadre speciali, la Special Tactic Squad, hanno effettuato almeno un arresto con un'operazione rapida a Nathan Road, mentre un altro gruppo di circa trecento persone ha manifestato a Tsim Sha Tsui, sempre sul Kowloon, in segno di solidarietà con gli studenti asserragliati al PolyU.
La diretta ora per ora dal PolyU di Hong Kong
La Cina ammonisce a non sottovalutare la propria determinazione nella salvaguardia della sovranità e della stabilità di Hong Kong. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang, nel corso di una conferenza stampa.
Gli Stati Uniti, da parte loro, condannano l'"ingiustificato uso della forza" a Hong Kong e chiedono a tutti di "trattenersi dalla violenza e impegnarsi in un dialogo costruttivo". "Come ha detto il presidente, gli Stati Uniti si aspettano che Pechino onori gli impegni presi nella dichiarazione congiunta sino-britannica" del 1984, che sanc' il ritorno di Hong Kong alla Cina tredici anni più tardi, "e protegga la libertà, il sistema legale e lo stile di vita democratico di Hong Kong".
La polizia, in un comunicato diffuso online dall'amministrazione di Hong Kong ha smentito di aver condotto un raid al PolyU, parlando invece di una operazione di dispersione della folla e di arresti, ma la tensione rimane alta: diversi manifestanti all'interno del campus sarebbero sul punto di un crollo nervoso dopo un giorno di assedio, riportano i media locali, e il gruppo sarebbe spaccato tra chi si dice pronto a lasciare e chi e deciso a rimanere a oltranza.
Gli agenti hanno lanciato un nuovo avvertimento ai manifestanti ancora all'interno del campus, chiedendo a "tutti quelli all'interno di lasciare le armi e gli oggetti pericolosi, togliersi le maschere anti-gas e andarsene in maniera ordinata" attraverso un nuovo passaggio indicato dalle stesse forze dell'ordine, il ponte sud di Cheong Wan Road.
La polizia ha anche sparato tre colpi di pistola, prima dell'alba, per disperdere la folla, che aveva preso di mira un'ambulanza con lanci di mattoni e altri oggetti.
Il primo bilancio degli scontri cominciati domenica parla di 38 persone ferite, tra cui anche un uomo di 84 anni. In mattinata sul Kowloon, decine di persone - almeno quaranta, ma il cui numero potrebbe salire fino a cento, secondi varie stime - sono state arrestate a Golden Plaza.
In gran parte giovani, gli arrestati sono stati ammanettati con fascette di plastica e sono stati fatti sedere faccia al muro e tenuti sotto sorveglianza degli agenti anti-sommossa.
Intanto i manifestanti al di fuori del campus sotto assedio stanno cominciando a riorganizzarsi: a Nathan Road, la via principale di Kowloon, alcuni gruppi sono comparsi per la strada per ripristinare i blocchi stradali, e nuove scene di tensione tra polizia e manifestanti sono state riprese sempre sul Kowloon, in quello che appare un tentativo di distrarre la polizia dall'assedio al PolyU.