Dopo le dimissioni di Evo Morales, la Bolivia è passata nelle mani della senatrice dell'opposizione Jeanine Anez che ha assunto l'interim della presidenza della Repubblica. La decisione in una sessione parlamentare da cui erano assenti i 2/3 dei deputati, quelli eletti con il Movimento al Socialismo dell'ex presidente
Nata il 13 giugno del 1967 nella città di Trinidad, in Bolivia, Anez comincia la sua carriera politica nel 2006 quando inizia a lavorare con l’assemblea costituente per la stesura della nuova costituzione boliviana, quella che riconosce il Paese per la prima volta come uno stato secolare, rafforza l’autonomia agli indigeni e pone un freno alla proprietà privata.
Prima di allora era arrivata la laurea in giurisprudenza e un ingaggio come direttrice e conduttrice per la rete nazionale Totalvision. Il salto di qualità avviene nel 2010, quando viene eletta senatrice nel partito, di destra, Progress Plan for Bolivia-National Convergence (PPB - CN), che ai tempi rappresentava la più importante forza politica di opposizione del Paese. Un’opposizione che la Anez guiderà schierandosi ferocemente contro l’ormai ex Presidente Evo Morales, che non si risparmierà di definire più volte pubblicamente “un tiranno”.
Nel 2014, dopo lo scioglimento del PPB – CN passa al movimento socialista democratico. Dopo aver chiesto a gran voce le dimissioni di Morales, una volta ottenute viene di fatto catapultata alla guida del paese, a causa delle relative defezioni di Victor Borda, il presidente della camera bassa del parlamento, Adriana Salvatierra, presidente della camera alta, e del suo vice Ruben Medinaceli, che avrebbero tutti dovuto assumere l’incarico in linea gerarchica prima di lei.
In queste ore sono in tanti a gridare al colpo di stato dato l’intervento attivo delle forze armate nella richiesta di dimissioni di Morales. L'ex presidente, da parte sua, ha condannato come "golpista" la senatrice Anez e ha parlato del "più insidioso e nefastro colpo di Stato della storia" definendo Anez "una senatrice di destra, mercante di golpe", che "si è autoproclamata presidente senza il numero legale, circondata da un gruppo di complici". Dalla sua parte la Anez ha immediatamente dichiarato che l’unico obiettivo del suo governo ad interim è di ottenere un nuovo voto presidenziale.