L’attacco alla nave italiana da parte di un gruppo di pirati nelle acque del Golfo del Messico è un evento più comune di quello che si immagina in quella parte del mondo. Secondo l’ultimo rapporto aggiornato dell’associazione non governativa Oceans Beyond Piracy, nel 2017 nel mar dei Caraibi e dei vicini Paesi dell’America latina sono stati registrati 71 incidenti. Un numero in crescita del 163% rispetto ai dati dell’anno precedente.
Gli episodi di arrembaggio agli yacht continuano a rappresentare il problema maggiore e il fenomeno incide per il 59% dei casi. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi a questi bersagli avvengono in acque territoriali.
Nello stesso anno si contano 854 vittime di pirateria e rapina armata a bordo di navi. Un dato in aumento rispetto ai 527 casi del 2016. Un aumento significativo è stato osservato anche negli attacchi falliti.
Quanto al costo economico, secondo OPB nel 2017 sono stati rubati beni per un valore di circa 949.000 dollari. I numeri relativi al 2017 “dimostrano chiaramente che i gruppi di pirati conservano la loro capacità di organizzare e attuare attacchi contro le navi che transitano nella regione", ha affermato l'autore del rapporto, Maisie Pigeon.
Come la maggior parte delle forme di criminalità, anche la pirateria è spesso figlia dell'instabilità politica ed economica. E in America Latina ciò è particolarmente vero. Gli sconvolgimenti politici in tutta la regione sono in aumento, che vanno da Haiti, dal Nicaragua e, naturalmente, dal Venezuela.
La costa caraibica al largo del Venezuela è stata teatro della maggior parte di questi attacchi, con Saint Vincent, Colombia, St. Lucia e Grenadine che sono anche punti caldi della pirateria nella regione.
Jeremy McDermott, condirettore di Insight Crime, un'organizzazione no profit che studia il fenomeno della criminalità organizzata in America Latina e nei Caraibi, ha definito la costa del Venezuela "il caos del crimine". Gli incidenti sono spesso attacchi orchestrati, violenti e talvolta letali.
“La disperazione in Venezuela sta crescendo”, riporta la testata Global Risk Insights. “La pirateria lungo la costa caraibica offre spesso ai venezuelani l’opportunità di acquistare beni, cibo o valuta dal mondo esterno. La situazione è diventata così desolante che in molti degli attacchi di pirateria risultano coinvolti direttamente funzionari venezuelani corrotti. I rischi legati alla pirateria nei Caraibi aumenteranno sostanzialmente se la comunità internazionale non anticipa la minaccia”.