L'idea è del comico Seth Meyers. Si è presentato negli uffici di Netflix, che ha prodotto la sua serie e ha detto: voglio che gli spettatori possano saltare le battute che riguardano Trump. E così è stato. Chi guarda la puntata può schiacciare un pulsante per scansare i segmenti che parlano di politica.
La funzione “Ignora politica”
Seth Meyers è uno stand-up comedian americano: sale sul palco e tiene monologhi comici. La sua serie si chiama “Lobby Baby” e ha appena esordito sulla piattaforma di streaming, anche in Italia. Nella prima puntata, che dura un'ora, Meyers scherza a lungo sulla sua vita personale e familiare. Poi, al minuto 40, ecco la novità. Il comico, mentre passeggia con in mano il microfono, spiega agli utenti che ci sarà “la possibilità di saltare gli argomenti politici e passare al segmento dello spettacolo successivo”.
Il pubblico in sala ride pensando a una battuta, ma sullo schermo compare davvero il pulsante “Ignora politica”. Funziona esattamente come quello, già utilizzato da Netflix, che permette di saltare l'intro all'inizio di ogni episodio di una serie. Ma è la prima volta che viene utilizzato nel bel mezzo di un contenuto, per scegliere cosa evitare. Meyers è noto – soprattutto negli Stati Uniti – per essere molto critico nei confronti dell'attuale presidente. E non intende certo rinunciare al suo stile: “Le battute sono l'unica cosa buona del vivere nell'era di Trump”, spiega poco dopo l'inizio del segmento politico. Il salto è corposo: pigiando il pulsante, si arriva direttamente al minuto 47.
Netflix punta sull'interattività
In un'intervista alla Cnn, Meyers ha spiegato che l'opzione “ignora politica” è stata pensata come uno scherzo. E che non si aspetta che gli utenti la usino davvero. Insomma: una provocazione, che potrebbe però rivelarsi tutt'altro che frivola. Netflix, per bocca di Robbie Praw, ha spiegato di aver risposto “con entusiasmo a un'idea così intelligente”. È un modo di “sfruttare la tecnologia di Netflix in modo divertente e innovativo”.
La piattaforma sta infatti testando nuove funzioni per distinguersi dai concorrenti. E dare agli utenti l'opportunità di scegliere cosa vedere e cosa evitare potrebbe essere un'opzione. Netflix ha già individuato l'interattività come una delle componenti future. Alla fine del 2018 ha pubblicato Bandersnatch, un episodio di Black Mirror nel quale è l'utente a indirizzare la storia, telecomandando le azioni del protagonista. Nella trimestrale successiva, la società ha scritto che si è trattato solo del primo di “ulteriori progetti interattivi”. Bandersnatch, infatti, non è solo uno sforzo creativo ma anche tecnologico: per realizzarlo, Netflix ha creato uno “scheletro tecnologico” (chiamato Branch Manager) che può fare da sostegno ad altri contenuti.
La battuta che non è uno scherzo
Lo scorso dicembre, Netflix ha confermato i test su una “var” per serie tv e film. Una funzione che permette – con un pulsante che compare in alcuni momenti salienti – di riguardare la scena. La piattaforma sta anche sperimentando la possibilità di variare la velocità di visione, poco più rapida o poco più lenta rispetto a quella normale.
L'opzione non è però piaciuta ad attori, registi e sceneggiatori: cambiare la velocità metterebbe nelle mani della piattaforma “l'arte di tutti, distruggendola”, come ha scritto in un tweet (poi cancellato) il co-protagonista di Breaking Bad Aaron Paul. Una preoccupazione che potrebbe sussistere anche nel caso in cui la funzione “Ignora politica” venisse estesa.
Lo spettatore – magari avvertito da un pulsante su quello che sta per vedere - potrebbe saltare le scene più violente o sessualmente esplicite. Sarebbe un modo di guardare diverso, che stravolgerebbe il contenuto e potrebbe indirizzare il modo di produrlo. Una burla che potrebbe non essere uno scherzo.