L'imperatore del Giappone, Naruhito, è asceso al trono del Crisantemo, con un'elaborata cerimonia durante la quale ha proclamato la sua intronizzazione al Palazzo Imperiale di Tokyo. I rituali sono cominciati in mattinata, sotto la pioggia: l'imperatore - insediatosi il primo maggio scorso dopo l'abdicazione del padre Akihito - accompagnato dall'imperatrice consorte, Masako, ha annunciato agli antenati l'ascensione al trono dai santuari imperiali. Alla cerimonia erano presenti duemila invitati, tra cui dignitari stranieri provenienti da oltre 170 Paesi. L'Italia era rappresentata dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La cerimonia del Sokuirei-Seiden-no-gi, l'intronizzazione, è cominciata poco dopo le 13, ora locale, le sei del mattino in Italia, nel silenzio solenne della Sala di Stato. Naruhito è apparso dal Takamikura, il trono del Crisantemo, indossando una veste tradizionale di colore arancione scuro; poco dopo è giunto nella sala il primo ministro, Shinzo Abe, che si è inchinato di fronte all'imperatore.
"Mi impegno ad agire in linea con la Costituzione e ad adempiere alla mia responsabilità di simbolo dello Stato e dell'unità del popolo del Giappone", ha proclamato l'imperatore, dopo il riconoscimento del ruolo svolto dal suo predecessore, il padre, l'imperatore emerito Akihito.
"Spero sinceramente che il nostro Paese, attraverso la saggezza e gli incessanti sforzi del nostro popolo, raggiunga ulteriore sviluppo e contribuisca alla pace della comunità internazionale e al benessere e alla prosperità dell'umanità".
Naruhito ha poi consegnato il testo al funzionario del cerimoniale e Abe ha letto un messaggio all'imperatore. Tre "banzai" di augurio di lunga vita all'imperatore lanciati dal primo ministro sono stati seguiti da salve di cannone che hanno salutato l'ascesa al trono del nuovo imperatore.
Al termine del rituale, i funzionari del cerimoniale hanno chiuso le tende del padiglione imperiale su cui sedeva l'imperatore, e i presenti alla cerimonia, a cominciare dall'imperatrice consorte, Masako, hanno lasciato la sala di Stato del Palazzo Imperiale. Tra gli ospiti stranieri, c'era il principe Carlo d'Inghilterra, assieme a rappresentanti di case reali di diverse parti del mondo. Alla cerimonia seguirà il banchetto imperiale mentre la parata reale è stata posticipata al 10 novembre alla luce del super-tifone Hagibis.