Dalla tv amica alla ribellione di alcuni repubblicani, per la prima volta Donald Trump si trova a dover combattere anche sul fronte interno, contro quelli che considera nemici inaspettati. Il presidente degli Stati Uniti è tornato ad attaccare Fox News, dopo la pubblicazione di un sondaggio che lo dà perdente contro i big democratici in corsa per le presidenziali, da Biden a Warren, da Sanders a Harris. "Sta succedendo qualcosa alla Fox - ha detto Trump, parlando con i giornalisti - e ve lo dico ora, non mi piace, non sono contento di loro".
Secondo il sondaggio, pubblicato venerdì, Trump sarebbe sotto di 12 punti nei confronti di Biden, di 8 con Sanders, 7 con Warren e di 6 con Harris. "Non ci credo - ha commentato Trump - i sondaggi peggiori mi sono arrivati sempre dalla Fox. Qualcosa è cambiato". Il presidente ha poi di nuovo criticato la scelta di assumere una giornalista che aveva lavorato per i democratici, Donna Brazile. "Loro sono sempre stati trattati male dai democratici - ha aggiunto - non capisco cosa sta succedendo".
Su Twitter Trump ha attaccato le "fake news": "Grande coesione nel partito repubblicano, mai visto niente di meglio. Nonostante le notizie false, i sondaggi su di me sono grandiosi. Quelli interni dimostrano che sono i migliori che abbia mai avuto. Penso a che numeri potrei avere se solo avessi una copertura corretta dei media".
La vendetta di Scaramucci
Il riferimento alla "coesione" di partito è la risposta al nuovo fronte d'attacco interno che si è aperto, quello portato dall'ex portavoce della Casa Bianca, Anthony Scaramucci, che ha annunciato oggi una nuova iniziativa anti-Trump: sta mettendo insieme una serie di ex consiglieri del presidente per attaccarlo in vista delle elezioni del 2020.
"Sto riunendo - ha detto - un gruppo di persone che la pensa esattamente come me. Il presidente è un ragazzo instabile, lo sanno tutti, vediamo se riusciremo a trovare una valida alternativa". Trump, su Twitter, ha bollato come "idiota" l'iniziativa dell'ex portavoce della Casa Bianca durato in carica appena dieci giorni, nel luglio 2017. Scaramucci non ha fatto nomi, ma ha fatto capire che entro fine autunno ci sarà un gruppo di persone repubblicane e autorevoli che si schiererà apertamente contro il presidente.
Non sarebbero i primi: l'ex governatore del Massachusetts, Bill Weld, ha annunciato ad aprile la sua candidatura alle presidenziali repubblicane, mentre l'ex parlamentare conservatore del South Carolina, Mark Sanford, ha chiesto un'inversione di rotta: "Trump sta portando il Paese nella direzione sbagliata". Scaramucci, che finora non ha appoggiato nessun candidato, ha detto che il partito "deve offrire ai repubblicani un candidato credibile". "Altrimenti - ha aggiunto - sarà dura restare fedeli al partito".