La fragile tregua nel Kashmir, tra l'India e il Pakistan, non regge: negli ultimi scontri a fuoco sono stati uccisi tre soldati pakistani e cinque indiani. I due Paesi si preparano alla guerra dopo che il capo del governo di Nuova Delhi, Narendra Modi, ha revocato l'autonomia alla regione a maggioranza musulmana. L'India può contare su un esercito imponente ma il premier pakistano, Imran Khan, ha già annunciato che combatterà "fino alla fine".
Sulla carta, tuttavia, il Pakistan sembra avere poche chance. Nel 2018, New Delhi ha stanziato 4.000 miliardi di rupie (58 miliardi di dollari), ovvero il 2,1% del suo Pil, per sostenere i suoi 1,4 milioni di soldati in servizio, secondo i numeri dell'Istituto internazionale di studi strategici (Iiss).
L'anno scorso, il Pakistan ha speso 1.260 miliardi di rupie pakistane (11 miliardi di dollari), circa il 3,6 percento del suo Pil, per i 653.800 soldati. Sempre nel 2018 ha anche ricevuto 100 milioni di dollari in assistenza militare straniera.
Secondo le stime dell'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri), tra il 1993 e il 2006, oltre il 20% della spesa pubblica annuale del Pakistan è stata destinata alle forze armate, L'esercito ha rappresentato il 16,7% della spesa pubblica nel 2017. In confronto, la spesa militare dell'India in percentuale della sua spesa pubblica è rimasta al di sotto del 12% nello stesso periodo. Nel 2017 è stata del 9,1%.
Entrambe le nazioni hanno missili balistici in grado di essere dotati di armi nucleari. L'India ha nove tipi di missili operativi, tra cui l'Agni-3 con una gamma da 3.000 km a 5.000 km, secondo il Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington. Il programma missilistico pakistano, costruito con l'assistenza cinese, include armi mobili a corto e medio raggio che possono raggiungere qualsiasi parte dell'India, sempre secondo il Csis.
Lo Shaheen 2 ha la portata più lunga, fino a 2.000 km. Nel 2011, il Pakistan ha confermato di aver acquisito armi nucleari tattiche, con le testate nucleari più piccole attaccate a missili a corto raggio (50-100 km) come deterrente contro attacchi indiani convenzionali su scala relativamente piccola. Il Pakistan ha 140-150 testate nucleari, rispetto alle 130-140 testate indiane, secondo il Sipri.
Il governo indiano ha revocato l'autonomia alla regione a maggioranza musulmana e il Pakistan ha avvertito che tale decisione potrebbe avere "conseguenze inimmaginabili". Entrambe le potenze asiatiche hanno arsenalì atomici. C'è una possibilità che vengano impiegati? Quali sono le origini del conflitto? E qual è il ruolo della Cina?
L'India ha un esercito di 1,2 milioni di persone, supportato da oltre 3.565 carri armati, 3.100 veicoli da combattimento di fanteria, 336 corazzati da trasporto di personale e 9.719 pezzi di artiglieria (dati Iiss).
L'esercito pakistano è più contenuto, con 560.000 soldati sostenuti da 2.496 carri armati, 1.605 corazzati e 4.472 cannoni ad artiglieria, tra cui 375 cannoni semoventi.
Secondo un recente rapporto dell'Iiss, nonostante il suo esercito più vasto, la capacita' delle "forze convenzionali dell'India è limitata da una logistica e manutenzione inadeguate e una carenza di munizioni e pezzi di ricambio".
Con 127.200 persone e 814 aerei da combattimento, la forza aerea dell'India è sostanzialmente più grande, ma ci sono preoccupazioni per la sua flotta di aerei da combattimento. I piani di difesa dell'India richiedono 42 squadroni di jet, circa 750 aerei, per difendersi da un attacco su due fronti dalla Cina e dal Pakistan. Con jet russi più vecchi come il MiG-21, usato per la prima volta negli anni '60, che presto andrà in pensione, l'India potrebbe avere 22 squadroni entro il 2032, dicono i funzionari.
Il Pakistan ha 425 velivoli da combattimento, compresi i jet F-7PG di origine cinese e F-16 americani. Ha anche sette velivoli radar, tre in più dell'India. "L'aeronautica pakistana sta modernizzando la sua dotazione migliorando allo stesso tempo le capacità di attacco di precisione e Isr (intelligence, sorveglianza e ricognizione)", scrive l'iiss nella sua valutazione del 2019.
La marina dell'India è composta da una portaerei, 16 sottomarini, 14 cacciatorpediniere, 13 fregate, 106 pattugliatori e navi da combattimento costiero e 75 aerei da combattimento. Conta su 67.700 persone, compresi i marine e il personale dell'aviazione navale. Il Pakistan, che ha una costa significativamente più ridotta, ha 9 fregate, 8 sottomarini, 17 pattugliatori e navi da combattimento costiero e 8 aerei da combattimento.