Che Hezbollah - il partito e milizia libanese filo iraniano - sostenga da tempo la rivolta degli Houthi in Yemen ormai non è più un mistero: negli anni diverse testimonianze e rapporti di intelligence hanno gettato una luce sulla presenza, nel paese celebrato da Pasolini, di consiglieri militari ed addestratori legati ad Hezbollah; così come è altamente probabile che molte delle armi dei ribelli sciiti Houthi provengano da Beirut, sotto il coordinamento iraniano.
L'emittente tv legata gli Houthi, Al Masirah, ha poi il suo quartier generale nei sobborghi settentrionali di Beirut, dove la presenza di Hezbollah è assai radicata. Un recente video pubblicato dall'emittente radiofonica yemenita "Radio Sam" - di proprietà degli Houthi - ha però rivelato una dinamica inversa, e per certi versi sorprendente: quattro rappresentanti dei ribelli zaiditi (una setta dello sciismo, ndr) dello Yemen, tra cui il direttore dell'emittente radio, appaiono nel breve filmato davanti ad una montagna di contanti - quantificabili in 74 milioni di rial, cioè 296 mila dollari -, da destinare proprio ad Hezbollah.
Yemeni Houthi Radio Sam FM publishes video at end of 3rd phase of fundraising campaign for Lebanese Hezbollah. They shout: “From Yemen’s faith to Lebanon’s Resistance! God is great! Death to America! Death to Israel” pic.twitter.com/wmXZlq90E6
— Lizzie Porterلِيزي بورتر (@lcmporter) July 21, 2019
"Dallo Yemen alla resistenza libanese, i nostri saluti. Dio è il più grande, morte all'America, morte a Israele, siano maledetti gli ebrei", recitano in coro i quattro yemeniti, di fronte alle mazzette di banconote accumulate su una scrivania. La didascalia del video informa che questi fondi "serviranno a sostenere, aiutare, e assistere la resistenza (contro Israele, ndr) in Libano".
Secondo un documento visionato dal quotidiano emiratino "The National", la raccolta fondi lanciata dagli Houthi è iniziata lo scorso anno, ed era volta inizialmente a finanziare le spese militari nella guerra in Yemen contro la coalizione a guida saudita. Se le cifre rese note nel video sono affidabili, è probabile che di oltre la metà dei fondi raccolti negli ultimi due anni dagli Houthi abbia beneficiato il movimento libanese, alle prese in questi mesi con una stretta delle sanzioni americane, che pregiudica parte dei suoi canali di finanziamento.
Non è un caso che lo stesso segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, abbia recentemente lanciato un appello per raccogliere fondi a favore del "Partito di Dio". Secondo l'analista dell'Arabia Foundation, Fatima Alasrar, intervistata dal The National, quello degli Houthi è un "chiaro gesto di solidarietà, come a dire: potete contare sul nostro sostegno".
Fa un certo effetto pensare che nonostante gli yemeniti vivano una delle più gravi crisi umanitarie dei nostri anni, con il ritorno di malattie come il colera e enormi sacche di malnutrizione infantile, con l'85% della popolazione che secondo l'Onu ha bisogno di urgenti aiuti, i ribelli Houthi decidano di usare i capitali raccolti per finanziare Hezbollah, un movimento di un altro paese.
E' noto che nelle zone da loro occupate, i ribelli yemeniti hanno messo in piedi un sistema di tassazione parallelo, persino sulle sim card. "Se compri una scheda da 10 dollari, il dieci per cento di essi verrà automaticamente dedotto e finirà agli Houthi", che secondo la direttrice del Sanaa Review, Afrah Nasser, "hanno costretto le compagnie telefoniche a tassare le schede". Secondo Nasser, nel momento in cui si compra una ricarica telefonica, arriva un sms con scritto "complimenti, hai finanziato i nostri sforzi militari". Non solo quelli in Yemen, a quanto pare.