La cancelliera tedesca, Angela Merkel, è stata presa da tremore per la terza volta nel giro di poche settimane, meno di un mese. È accaduto mentre, in compagnia del primo ministro finlandese, Antti Rinne, assisteva alla parata degli onori militari all'aperto, nel cortile della cancelleria a Berlino.
Le emittenti tedesche hanno ripreso chiaramente la Merkel mentre era scossa da un forte tremore, dalla testa ai piedi, con i pugni stretti e il volto contratto. Gli episodi si vanno ripetendo, in maniera ormai cadenzata, senza che sia stata data ancora una spiegazione chiara. La prima volta è accaduto il 18 giugno in occasione della visita del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy: i due si trovavano all'aperto, sotto il sole, e le telecamere l'hanno ripresa mentre oscillava violentemente per circa 30 secondi e cercava di restare in piedi, le mani giunte al petto.
Un'ora dopo, però, la cancelliera apparve davanti alla stampa e attribuì il problema alla disidratazione: "Ho bevuto tre bicchieri e adesso sto bene", spiegò. Meno di dieci giorni dopo, il 27 giugno, è avvenuto il secondo episodio, in occasione dell'incontro con il presidente Frank-Walter Steinmeier: stavolta i due si trovavano al chiuso e il portavoce non diede spiegazioni, limitandosi a confermare che la Merkel sarebbe partita per il G20 a Osaka in Giappone.
Dopo il tremito al fresco di Palazzo Bellevue a fianco del presidente Steinmeier, le speculazioni si sono sprecate: c'è chi ipotizza che possa trattarsi dell'effetto collaterale di cure farmacologiche antidepressive. E adesso pare che i servizi segreti di non meglio specificate "potenze straniere" starebbero cercando di mettere le mani sulle cartelle cliniche della cancelliera.
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"Sto benissimo, non c'e' nessun bisogno di preoccuparsi". Merkel ha reagito pubblicamente al nuovo caso che l'ha vista protagonista. Parlando con i giornalisti, durante la conferenza stampa seguita all'incontro, ha sostenuto come in passato che non ci sono preoccupazioni sul suo stato di salute e che si trova in una fase di "elaborazione" del fenomeno e che "ci sono stati progressi".