Sono circa 700 mila i migranti presenti in Libia. Di questi, oltre 6 mila sono rinchiusi nei centri di detenzione, oltre la metà dei quali vicino alla linea degli scontri. Secondo gli ultimi numeri forniti dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, 3.800 persone si trovano in centri in zone di combattimenti, come quello di Tagiura, a est di Tripoli, bombardato martedì sera e in cui hanno perso la vita almeno 55 persone.
Dei 700 mila, il 12% sono donne quasi sempre vittime di stupri e abusi di ogni sorta. I bambini rappresentano il 9%. La nazionalità più rappresentata (in tutto sono oltre 40 i Paesi di provenienza) è il Niger con il 19%. Seguono l'Egitto (14%), Ciad (13%) e Sudan (12%). Sono numeri significativi anche alla luce delle ultime dichiarazioni del Governo di accordo nazionale di Tripoli che non esclude di "liberare tutti i migranti attualmente detenuti" perché non in grado di garantire la loro sicurezza.