La situazione mondiale è "esplosiva" a causa della guerra commerciale che contrappone gli Usa e la Cina e anche a causa delle tensioni nel Golfo tra Washington e Teheran. Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista esclusiva al Financial Times, concessa alla vigilia del G20 di Osaka, in Giappone.
Il problema, spiega il capo del Cremlino, arriva dall'"unilateralismo americano" e dalla "mancanza di regole" nell'ordine mondiale. Parlando poi della minaccia di una nuova corsa al riarmo nucleare tra Stati Uniti e Russia, Putin ha affermato che "la guerra fredda era una brutta cosa, ma almeno c'erano alcune regole a cui tutti i partecipanti alla comunicazione internazionale più o meno aderivano o cercavano di seguire. Ora, sembra che le regole non ci siano affatto".
Per quello che riguarda le relazioni con il mondo anglosassone, il presidente russo afferma che "sia la Russia che la Gran Bretagna sono pienamente interessate a restaurare pienamente le relazioni, o perlomeno spero che vengano compiuti alcuni passi preliminari" al G20 di Osaka. Al summit è previsto anche un incontro di Putin con la premier britannica Theresa May.
Putin ha poi spiegato come ritenga il liberalismo ormai obsoleto: "La forza ideologica che ha fatto da motore all'occidente dal Novecento ad oggi si sia spenta avendo "esaurito il suo scopo" mentre vaste fette di cittadini hanno iniziato a ribellarsi contro l'immigrazione, i confini aperti e il multiculturalismo". Secondo il leader russo "i liberali non possono semplicemente dettare alcunché a chicchessia come hanno cercato di fare negli ultimi decenni". Tra gli esempi negativi fatti dal capo del Cremlino, quello della 'politica delle porte aperte' di Angela Merkel, che il presidente russo definisce "un errore cardinale" della cancelliera.
All'interno di questo discorso, non sono mancate alcune lodi verso il capo della Casa Bianca, Donald Trump, per la sua politica anti-migranti e il tentativo di bloccare il flusso dei profughi "e della droga" alla frontiera tra gli Usa e il Messico. "L'idea dei liberali - spiega il capo del Cremlino - presuppone che non ci sia niente da fare: i migranti possono uccidere, rapinare e violentare nell'impunità, dato che si devono proteggere i loro diritti come migranti".