Dagli Stati Uniti arriva un nuovo colpo per Huawei. Il prestigioso Institute of Electrical and Electronics Engineers (Ieee) di New York ha escluso i dipendenti del gigante delle telecomunicazioni cinese dalla lista di recensori delle sue pubblicazioni a causa di "gravi implicazioni legali", scatenando lo sdegno dei ricercatori cinesi, con almeno un caso di dimissioni annunciate.
L'Ieee è la più importante organizzazione al mondo nell'ambito dell'ingegneria elettrica ed elettronica e delle tecnologie dell'informazione. I tecnici del gigante delle telecomunicazioni cinese, ha specificato lo Ieee in una e-mail ai colleghi del board editoriale, potranno rimanere nel consiglio di redazione delle circa duecento riviste gestite dall'istituto e potranno mantenere altre funzioni, ma non potranno gestire direttamente le recensioni.
Lo Ieee ha spiegato di non avere avuto "altra scelta che attenersi" alle disposizioni. Il bando degli scienziati Huawei dall'Ieee segue di poche settimane dal bando di vendita di componenti da parte di società statunitensi, che ha innalzato la tensione già alta tra Stati Uniti e Cina, impegnate in un disputa tariffaria di cui non si intravede la fine.
In risposta alla decisione dell'organo Usa, una scienziata cinese, Zhang Haixia, ricercatrice di nanotecnologie presso l'Università di Pechino, ha scritto una lettera all'istituto, pubblicata sulla piattaforma WeChat, in cui annuncia la decisione di lasciare l'organo e descrive la decisione dell'Ieee come una violazione della "integrità professionale" dei ricercatori cinesi, specificando di non avere "nulla che fare" con Huawei.
Mercoledì fonti cinesi hanno fatto sapere che associazioni legate allo sviluppo delle tecnologie per le telecomuniczioni, come Wi-Fi e Bluetooth, ma anvhe di componentistica come il consorzio SD (le schede di metroria Secure Digital adottate negli smartphone) hanno riammesso Huawei nelle loro liste.