Un gran giurì americano ha formulato 17 nuove accuse contro il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, nell'ambito del caso collegato a Chelsea Manning, l'ex analista di intelligence dell'esercito Usa che nel 2010 gli ha fornito documenti riservati perché venissero divulgati. Assange era già stato accusato di cospirazione dalle autorità federali degli Stati Uniti che hanno chiesto al Regno Unito la sua estradizione.
Secondo quanto annunciato oggi dal dipartimento di Giustizia Usa, salgono così a 18 i capi di accusa contro Assange al quale viene contestata anche la violazione 'dell'Espionage Act' per la più imponente divulgazione di materiale classificato della storia americana.
Assange, 47 anni, si trova attualmente a Londra, dove è stato arrestato il mese scorso dopo quasi 7 anni di asilo nell'ambasciata dell'Ecuador, dove si era rifugiato nel 2012. "Molti di questi documenti erano classificati a livello 'secret', e cio' significa che la loro divulgazione non autorizzata può causare seri danni alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti", si legge nella nota del dipartimento di Giustizia sulle nuove accuse collegate ai documenti pubblicati nel 2010 da Wikileaks, compresi quelli relativi agli abusi e alle torture compiuti dall'esercito americano in Afghanistan e in Iraq.