Più di 55 mila bambini, cittadini americani o residenti regolari negli Stati Uniti, rischiano di perdere casa e aiuti federali a cui hanno diritto. È la potenziale conseguenza del nuovo piano dell'amministrazione Trump per combattere l'immigrazione illegale attraverso la restrizione della concessione delle case popolari. La proposta di legge, pubblicata venerdì nel Registro federale, vuole inasprire le regole dell'accesso alle case finanziate dai fondi governativi impedendo agli immigrati senza documenti di abitarle. La legge ancora in vigore riconosce il diritto alla casa a quei nuclei familiari dove anche un solo membro è in regola con i documenti, come un bambino nato negli Stati Uniti o il coniuge con cittadinanza: la riforma colpirebbe gli irregolari ma manderebbe in strada intere famiglie, anche se fra loro ci sono residenti legali, perché richiede che ogni componente sia in regola con il visto.
Se in una famiglia i genitori sono irregolari ma i figli cittadini americani, nessuno può sottoscrivere il contratto d'affitto anche se i minori hanno diritto ai sussidi federali. Secondo il Dipartimento della casa sono 25 mila le famiglie che beneficiano di aiuti governativi, per un totale di 108 mila persone. Tra loro, almeno un membro del nucleo non ha i documenti in regola. Mentre il 70 per cento, pari a 76 mila persone, di cui 55 mila bambini, è in regola. I sussidi in media sono di 8400 dollari all'anno per nucleo familiare. La maggior parte di loro vive in California, Texas e nello stato di New York. Il rischio è che, per paura di essere separate, le famiglie lascino spontaneamente le case senza però sapere dove andare.