Con un viaggio di 95 mila chilometri da Amsterdam a Sydney, un cittadino olandese ha segnato il record del più lungo viaggio a bordo di un’auto elettrica. Tre anni e il sostegno dei donatori hanno aiutato Wiebe Wakker a raggiungere l’obiettivo del Plug Me In, iniziativa volta a sensibilizzare verso l’utilizzo di auto elettriche. Partito il 15 maggio 2016, Wakker ha attraversato 33 Paesi a bordo di una station wagon Volkswagen modificata che, precedentemente, avrebbe richiesto circa 6.785 litri di carburante. Per l’intero viaggio Wakker ha fatto affidamento sulle donazioni dei suoi sostenitori, che hanno contribuito a sostenere le spese per cibo, pernottamenti e ricariche.
Come scrive Science X, Wakker ha attraversato diversi Paesi ed ecosistemi, tra cui la Turchia, l’Iran, l’India, la Birmania, la Malesia e l’Indonesia. “Volevo ispirare nelle persone la voglia di iniziare a guidare automobili elettriche”, ha dichiarato Wakker. “Se un uomo può guidare fino all’altro capo del mondo su un’auto elettrica, allora questo tipo di veicoli dovrebbero essere assolutamente adatti per un uso giornaliero”. Wakker ha dichiarato di aver speso in ricariche l’equivalente di 267 euro, per lo più nel deserto australiano.
Quando l’avventura di Wakker è iniziata, nel 2016, il mercato delle automobili elettriche era radicalmente diverso da oggi. Leggi più restrittive sulle emissioni, incentivi e nuovi modelli di auto elettriche sono nel frattempo intervenuti, cambiando la percezione che si può avere dei mezzi elettrici. Resta comunque il valore documentale di un viaggio lungo tre anni nel quale Wakker ha incontrato aziende, attivisti e sostenitori della mobilità elettrica. “Durante l’electric road trip ho fatto sosta presso organizzazioni, persone e aziende attive nel campo della sostenibilità” - precisa Wakker -. Voglio mostrare quali siano le sfide in ogni Paese ed esplorare idee e soluzioni innovative”.
L’espansione del mercato e il costante miglioramento delle tecnologie di conservazione dell’energia rendono le auto elettriche sempre più performanti. Tuttavia, questo tipo di veicoli non fa altro che trasferire la produzione del proprio carburante dalle raffinerie alle centrali elettriche: circostanza che fa dubitare molti sulla reale riduzione dei consumi che si potrà ottenere dismettendo le auto alimentate da combustibili fossili.
La reale misura di quanto si possa ridurre l’inquinamento con una transizione alle auto elettriche dipende infatti da come è generata l’energia che le alimenta, come scrive la Bbc. Se queste vengono ricaricate tramite pannelli solari, per esempio, le emissioni saranno pari a zero.
Diversamente, quando l’elettricità richiesta proviene dalle centrali elettriche, l’impatto ambientale dipenderà dalla qualità delle centrali elettriche che producono quell’energia. “Ma anche in aree con le più impattanti centrali a carbone, le auto elettriche avranno comunque meno emissioni di Co2”, precisa la Bbc. Questo dipende dal fatto che una centrale elettrica è comunque più efficiente dei motori delle automobili e, inoltre, la produzione energetica dei Paesi sta progressivamente virando in favore delle fonti rinnovabili.