Con Vox l'estrema destra filo-franchista spagnola torna in Parlamento per la prima volta dal 1982: i dati quasi definitivi sulle elezioni legislative danno il partito guidato da Santiago Abascal al quinto posto con il 10% dei voti (pari a 24 seggi), un dato inferiore a quello stimato dai sondaggi, che assegnavano alla formazione oltre il 12% dei consensi. I numeri raccolti dai Popolari e dai liberali di Ciudadanos appaiono in ogni caso insufficienti a garantire una maggioranza di centrodestra a tre come avvenuto in Andalusia.
Nel nuovo Parlamento si sentirà parlare "con fermezza e determinazione di unità della nazione e di libertà e uguaglianza di tutti gli spagnoli", ha commentato la presidente di Vox a Madrid, Rocio Monasterio, che parlato di "elezioni storiche". La Monasterio ha ringraziato i militanti e i volontari che si sono impegnati in una campagna elettorale condotta senza finanziamenti ma con "la forza della passione".
"Questo non e' che l'inizio", ha commentato il segretario generale, Javier Ortega Smith, in un discorso in piazza a Madrid, "ognuno dei nostri deputati fara' una vera opposizione, gli altri dovranno rispondere alle nostre proposte. Siamo inarrestabili".