L'Italia "non può avere pace fino a quando non avrà la verità" sul caso Regeni: lo ha detto il premier Giuseppe Conte, che a Pechino ha incontrato il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. "L'Italia - ha aggiunto- non verrà mai meno a questo impegno: arrivare a una verità giudiziaria che sia plausibile e che abbia risconti oggettivi e inoppugnabili".
Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi "non vuole interferire in attività belliche e mai lo farà in Libia", ha poi dichiarato il presidente del Consiglio, "il presidente egiziano non vuole nessun coinvolgimento diretto dell'Egitto".
"Rischio di trasmigrazione di terroristi"
Conte ha poi lanciato l'allarme sul "rischio di trasmigrazione di radicali islamici" dalla Libia in Tunisia e in Italia. Il presidente del Consiglio ha ricordato che anche dallo "scenario siriano si stanno spostando terroristi" e che Al-Sisi condivide questo allarme. "La sua forte preoccupazione è di avere dentro casa, addirittura formazioni terroristiche. Abbiamo medesimi obiettivi da raggiungere, quello della stabilizzazione della Libia".