Un uomo è stato giustiziato e crocifisso in Arabia Saudita: faceva parte dei 37 condannati a morte per reati legati al terrorismo, la cui sentenza è stata eseguita in diverse città del Paese. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale Spa, precisando che l'uomo era stato accusato di aver "adottato un'ideologia estremista terroristica, di aver formato cellule terroristiche" e di aver messo a repentaglio "la pace e la sicurezza della società".
Come ha denunciato Amnesty International, tra i detenuti giustiziati ce n'era anche uno che era 16enne all'epoca dell'arresto, mentre almeno 14 erano stati condannati per crimini violenti legati alla loro partecipazione a manifestazioni antigovernative.
L'usuale pena di morte in Arabia Saudita è la decapitazione, mentre viene riservata la crocefissione dopo che è stata eseguita una condanna a morte ai condannati per crimini considerati ancora più seri.
Dall'inizio dell'anno sono almeno 104 i detenuti che sono stati giustiziati, secondo Amnesty, rispetto alle 149 condanne a morte eseguite nel 2018.