Per molti sui social si tratta del più bel pesce di aprile di sempre, anche se non tutti sembrano d'accordo. Nel 1957 l’autorevole emittente britannica BBC trasmise un falso documentario il primo aprile dal titolo L’albero degli spaghetti o La raccolta degli spaghetti svizzeri (The Swiss Spaghetti Harvest). Un film di circa tre minuti dove si mostra una famiglia svizzera che raccoglie degli spaghetti nel proprio giardino di casa. A fine marzo, recita la voce del documentario, tutti gli anni è il momento della raccolta degli spaghetti dall’albero che li produce. Una ‘specialità’ del Canton Ticino. E siccome quell’anno, spiega il documentarista, era stato particolarmente caldo di inverno, la raccolta di conseguenza era particolarmente copiosa. Un fiume di spaghetti che veniva giù dai rami e raccolti in ceste.
Sembra incredibile ma, da quanto riportano le cronache del tempo, pare che i centralinisti della BBC siano stati inondati di telefonate da parte di chi chiedeva dove comprare questi alberi e come procurarsene semi e innesti. Unica spiegazione possibile, ricordano, è che alla fine degli anni 50 gli spaghetti non erano così comuni in Gran Bretagna e per molti erano un cibo esotico, così strano e inusuale che risultava del tutto plausibile potesse crescere sugli alberi ai circa otto milioni di spettatori che all’epoca videro il programma in tv.
Alla fine, dopo l’ampio raccolto, i contadini portano i ‘frutti’ in un ristorante del luogo (Taddei) dove il cuoco prepara un abbondante porzione di spaghetti mangiati dai clienti del locale. E lo scherzo si conclude con la frase: “Per gli amanti di questo piatto, non c'è niente di meglio degli spaghetti veri, coltivati in casa!”