Un Boeing 737 Max 8 della Southwest Airlines è atterrato ad Orlando in Florida in sicurezza dopo aver dichiarato un'emergenza per un problema ai motori. Lo ha reso noto l'autorità Usa sull'aviazione Faa (Federal Aviation Administration). A bordo non c'erano passeggeri perché questo modello della Boeing è stato bloccato a terra dopo i due gravi incidenti che si sono verificati dallo scorso ottobre, Il volo della Southwest era diretto in California ma è dovuto tornare ad Orlando, da dove era partito, per il problema tecnico.
Oggi la Boeing ha svolto dei test di volo per correggere il software di stabilizzazione che si sospetta sia stato la causa dei due incidenti in Etiopia e in Indonesia. Lo avevano reso noto fonti vicine alla società. Il gigante dell'aviazione ha testato l'aggiornamento del sistema lunedì, due giorni dopo che i piloti di American e quelli proprio della Southwest Airlines che hanno effettuato voli di simulazione a Renton, Washington, hanno detto le fonti.
Boeing ha bisogno di un'autorizzazione da parte della Federal Aviation Administration prima che il Max possa tornare in servizio. Ma la Boeing non ha ancora sottoposto il nuovo software alla FAA.
I precedenti del Boeing 737 Max
Intanto l’American Airlines ha annunciato la cancellazione di circa novanta voli al giorno nell’arco del prossimo mese, in seguito all’ordine della FAA di non far volare gli aerei della serie Boeing 737 Max 8. La decisione era arrivata in seguito all’incidente del 10 marzo, quando un aereo della Ethiopian Airlines con 157 persone a bordo è precipitato a sei minuti dal decollo da Addis Abeba. Solo cinque mesi prima, il 29 ottobre, lo stesso modello - questa volta operato dalla Lion Air - era precipitato poco dopo aver spiccato il volo da Giacarta, causando la morte di 189 persone.
American Airlines - così come tutte le compagnie aeree che annoverano dei Boeing 737 Max 8 nella propria flotta - è in attesa che i funzionari della Faa e della stessa Boeing attuino gli aggiornamenti previsti al software dell’aereo, principale sospettato dei due incidenti. Boeing ha già fatto sapere che questo arriverà “entro aprile”, come riportato dalla Cnbc.
Cosa può aver causato il guasto all'aereo
A causare entrambi gli incidenti potrebbe essere stato il software anti-stallo implementato su questo modello di velivolo, reso necessario da un problema di bilanciamento dell’aeromobile. Presentato come jet più efficiente mai realizzato, il 737 Max 8 è dotato di nuovi motori che consentono un risparmio di carburante del 13% rispetto al modello precedente.
A causa delle dimensioni più grandi degli stessi, la Boeing era stata costretta a installarli in una posizione più alta rispetto alle ali, come spiega Reuters. Ragione che avrebbe spinto l’azienda a inserire un software in grado di correggere la posizione del muso al decollo.
Sabato scorso, il Wall Street Journal aveva riferito che la Faa avrebbe “approvato provvisoriamente” una serie di aggiornamenti al software anti-stallo (Maneuvering Characteristics Augmentation System, Mcmas) oltre che ai contenuti di addestramento dei piloti.
L’inchiesta
Venerdì scorso il Wsj ha riferito di un’inchiesta in corso, condotta dalle autorità federali statunitensi in collaborazione con il Dipartimento dei trasporti, al fine di verificare le modalità di certificazione del Boeing 737 Max, entrato in commercio nel 2017. L’indagine, riportano fonti citate dal giornale, sarebbe iniziata “settimane dopo” il primo incidente, a ottobre dell’anno scorso. Al momento Boeing non è sotto accusa per comportamenti scorretti.
Allo stesso modo, neanche in Europa e in Italia è consentito il volo dei Boeing 737 Max 8. Come si legge in un comunicato dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), emanato il 12 marzo, “visto il perdurare della mancanza di informazioni certe in merito alla dinamica dell’incidente dell’Ethiopian Airlines (...) e del precedente incidente di ottobre scorso in Indonesia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per motivi precauzionali, ha disposto la chiusura dello spazio aereo italiano a tutti i voli commerciali operati con aeromobili di questo tipo”.
Le certificazioni di velivoli realizzati negli Stati Uniti sono rilasciate dalla Federal Aviation Administration, mentre quelle degli aeromobili che operano in flotte europee sono convalidate dalla European Aviation Safety Agency (Easa, Agenzia europea per la sicurezza aerea).
ha collaborato Raffaele Angius