In una precedete versione di questo articolo, i 'contenitori di plastica' erano definiti tupperware Su richiesta della società Dart Industries Inc, titolare del marchio 'Tupperware' in tutto il mondo, che ha precisato che tale marchio è registrato e indica solo prodotti realizzati d Dart Industries Inc. abbiamo deciso di sostituire il riferimento specifico con una indicazione più generica.
C'è chi la idolatra, chi la odia, ma tra gli haters qualcuno è già scivolato su una buccia di banana. Greta Thunberg, la teenager svedese che lotta contro inquinamento e mutamenti climatici, ha attirato molti sostenitori ma anche molti che cercano di delegittimare le sue battaglie. E ovviamente il fenomeno si è diffuso anche in Italia, dopo il successo delle manifestazioni Friday for future che ha riempito le piazze del nostro Paese di giovani ambientalisti. Ma il tentativo si è già dimostrato un boomerang.
Oltre alle frasi di dileggio o violenza di alcuni opinionisti o politici, da cui tutti si sono subito dissociati, da qualche giorno circola sul web la foto di Greta che in treno mangia cibo confezionato in buste di plastica. Per una paladina dell'ambiente come lei, notano i critici, una caduta di stile di non poco conto. La foto è vera, postata dalla stessa Greta, e in effetti alcuni cibi sono industriali e contenuti in sacchetti di plastica. Ma va detto che sono tutti rigorosamente vegani, che le bottigliette di plastica sono sostituite da borracce di metallo e che la maggior parte dei cibi sono invece contenuti in contenitori di plastica casalinghi.
L'altra foto è tutta italiana, ma si è rivelata uno scivolone per i detrattori della manifestazione che ieri ha riunito in diverse piazze centinaia di migliaia di ragazzi. Ruvid11, su twitter, pubblica una foto di una piazza piena di cartacce e spazzatura lasciate per terra. "Ciò che resta della manifestazione per il clima" è la didascalia di Ruvid11. Ma dopo una rapida analisi del fotogramma, si è capito che la foto è vecchia di anni, è entrata ormai negli album di immagini da cui attinge tutta la rete: insomma è un colossale fake.
Ora, sventati i primi assalti ala credibilità di Greta e dei suoi giovani seguaci, resta da capire se qualcuno deciderà anche di rispondere alle loro richieste per un futuro più rispettoso dell'ambiente.