Due mesi di carcere per aver dato "un paio di schiaffi" al figlio di 10 anni che non voleva farsi la doccia. È la storia di una madre spagnola, di Pontevedra, a nord del Portogallo, che oltre ai sessanta giorni di detenzione, commutabili in servizi sociali, deve stare lontano dal figlio per sei mesi. Si tratta di una sentenza di secondo grado che conferma quella dello scorso luglio che era stata impugnata dalla donna, convinta che il suo gesto rientri nelle prerogative di educazione del proprio figlio. I magistrati, tuttavia, hanno ritenuto che il comportamento della madre costituisca il reato di maltrattamento nell'ambito della violenza domestica.
Il fatto risale alla sera del 20 maggio dell'anno scorso: la donna ha chiesto al figlio di farsi una doccia e quest'ultimo ha rifiutando, innescando una discussione animata che è sfociata nei due schiaffi. Nulla di grave: solo arrossamento delle guance. I giudici non hanno voluto sentire ragioni. "Il potere che hanno i genitori per educare i figli, in ogni caso, è integrato all'interno dei diritti e dei doveri derivanti dalla potestà genitoriale e può essere concepito solo a beneficio dei bambini e alla loro formazione integrale", si legge nella sentenza. La Corte sottolinea inoltre che la potestà ha come "limite invalicabile" l'integrità fisica e morale dei bambini.