Finale a sorpresa alla 91esima edizione degli Oscar del cinema con la statuetta a "Green Book" come miglior film e a Olivia Colman, attrice protagonista di "La Favorita".
La cerimonia al Dolby Theatre si è aperta con i Queen sulle note di "We will rock you" e "We are the champions" cantate da Adam Lambert mentre una gigantografia di Freddy Mercury ha reso omaggio al frontman scomparso, protagonista, col volto di Rami Malek, di uno dei film in gara, "Bohemian Rhapsody".
E proprio Malek si è portato a casa la statuetta come miglior attore: è il primo arabo americano della storia degli Oscar. La pellicola dedicata ai Queen ha vinto 4 Oscar ma il regista, Bryan Singer, accusato di abusi sessuali e licenziato, è stato volutamente ignorato.
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Mahershala Ali è stato premiato come miglior attore non protagonista per la sua performance in "Green Book" e ha dedicato la vittoria al personaggio dal lui interpretato, Shirley, che ha sfidato la segregazione razziale nell'America degli anni Sessanta. Per Mahershala Ali è la seconda statuetta come attore non protagonista dopo la vittoria con "Moonlight" nel 2017, record per un afroamericano.
"Green Book" ha trionfato anche per la miglior sceneggiatura originale. Il favorito "Roma" del regista messicano Alfono Cuaro'n si è aggiudicato tre statuette: per la miglior regia, la miglior fotografia e come miglior film straniero. Anche la favorita Glenn Close, protagonista di "The Wife" ha dovuto cedere il passo a Olivia Colman come migliore attrice per l'interpretazione della regina Anna nella commedia noir "La favorita".
"È così esilarante. Ho vinto l'Oscar", ha esultato la Colman. Regina King è stata incoronata migliore attrice non protagonista per il suo ruolo nel film "Se la strada potesse parlare" mentre Ruth Carter è stata la prima afro americana premiata per i costumi di "Black Panther". Dopo 5 nomination, è stato tributato il primo Oscar a Spike Lee, per la miglior sceneggiatura non originale con "BlaKkKlansman". "Le elezioni del 2020 sono dietro l'angolo. Mobilitiamoci", ha esortato Spike Lee. La fumettista Sara Pichelli ha fatto vincere Italia con "Spider-man", miglior film d'animazione.
"A star is born", diretto e interpretato da Bradley Cooper con Lady Gaga non ha rotto l'incantesimo. Con nove nomination si è aggiudicato una sola statuetta, quella per la migliore canzone originale, "Shallow" di Lady Gaga che ha sfoggiato il famoso diamante giallo da 128,54 carati indossato da Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany".
Quello di Bradley Cooper è l'ultimo remake di "A star is born". Il primo è del 1937, il secondo con Judy Garland è del 1954 e il terzo, con Barbara Streisand, e del 1976. Tutte le versioni hanno fatto incetta di nomination ma non hanno mai vinto l'Oscar, tranne che la Streisand per la miglior canzone originale "Evergreen" proprio come Lady Gaga con "Shallow".