E' stato un Natale di guerra al confine tra Israele e Siria. La contraerea siriana ha aperto il fuoco contro quelli che i media locali hanno definito "obiettivi nemici" nei pressi di Damasco. Poco dopo l'esercito israeliano ha annunciato di avere intercettato un missile lanciato dalla Siria.
Foto pubblicate sui social hanno mostrano l'esplosione di un missile antiaereo nelle vicinanze della città israeliana di Hadera. Nel 2011, l'esercito israeliano ha più volte bombardato installazioni militari del regime di Bashar al-Assad e dei suoi alleati come Iran o il movimento libanese scita Hezbollah, vicino a Teheran.
L'agenzia ufficiale siriana Sana ha riferito che "un certo numero di obiettivi nemici è stato abbattuto" dalla difesa antiaerea. "Si tratta di bombardamenti israeliani", ha riferito alla France Press il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman. Aerei da guerra israeliani "hanno lanciato missili contro tre obiettivi", ha aggiunto Abdel Rahman, spiegando che gli obiettivi dei raid, effettuati dallo spazio aereo libanese, erano depositi di armi a sud e a sud-ovest di Damasco, appartenenti a Hezbollah o alle forze iraniane.
Se fosse confermato il coinvolgimento di Israele, si tratterebbe del primo attacco israeliano dopo l'annuncio del presidente Usa, Donald Trump, del ritiro di 2.000 militari americani dalla Siria.
Secondo gli esperti, Israele è una delle principali vittime della decisione di Trump, poiché permetterebbe al regime siriano e all'Iran di consolidare le loro posizioni militari in Siria. Tuttavia il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha assicurato che la decisione di Trump non avrà effetti sulla politica israeliana contro la Siria.
Gli attacchi alla Siria attribuiti a Israele sono calati di numero negli ultimi mesi dopo che un aereo militare russo è stato abbattuto dalle difese aeree siriane durante un attacco israeliano alla città di Latakia e i 15 soldati russi a bordo sono morti. La Russia ha accusato Israele, che ha negato ogni responsabilità.