In America divampa la polemica su una canzone di Natale, accusata di sessismo se non addirittura di apologia delle molestie. E più divampa la polemica, più la canzone è ascoltata e riascoltata.
'Baby, it's cold outside' è una canzone natalizia scritta nel 1944 e trasformata in una hit planetaria nel 1959 da Dean Martin, ma ora viene boicottata da alcune emittenti radiofoniche americane per timore che le parole - che un tempo sembravano così natalizie - abbiano un tono più sinistro sulla scia del movimento #MeToo.
"Dovrei dire di no, no, no (Dispiace se mi avvicino di più?) Almeno dirò che ci ho provato (Che senso ha ferire il mio orgoglio?)"
La radio Cleveland Star 102 ha deciso di rimuovere la canzone dalla sua playlist di Natale dopo che un ascoltatore si è lamentato del fatto che descrive una conversazione tra una donna che sta cercando di uscire dalla casa di un uomo durante una tempesta di neve e lui cerca di impedirle di andare. I risultato è stato, come spesso accade, un clamoroso boomerang.
Sulla classifica delle vendite digitali di Billboard le tre interpretazioni più celebri della canzone hanno realizzato i tre maggiori guadagni. La versione di Dean Martin, è nella posizione più alta occupata da sette anni a questa parte, con un aumento del 257%.
La versione di Idina Menzel con Michael Bublé del 2014 è rientrata nelle vendite al numero 29, in crescita del 165% e quella di Leon Redbone in duetto con Zooey Deschanel del 2003 è al numero 41 con un +130%.
Diverse versioni di "Baby" vanno alla grande anche in streaming. Quella di Dean Martin ha avuto una crescita del 54% con 8,2 milioni ascolti solo negli Stati Uniti. Appena sotto la 50esima posizione, il duetto di Menzel e Bublé guadagna il 54%, a 4,8 milioni di ascolti e quella di Brett Eldredge con Meghan Trainor del 2016, è salita del 36% a 3,6 milioni.
Come se non bastasse, una parodia realizzata da Kim e Penn Holderness è stata vista 72 milioni di volte sulla pagina Facebook della loro famiglia e oltre un milione e mezzo di volte su YouTube.