Gli Stati Uniti hanno chiesto "l'immediato rilascio" dei due canadesi detenuti in Cina da dieci giorni dopo l'arresto il 1 dicembre della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou. "Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la detenzione da parte del governo cinese di due canadesi e chiediamo il loro immediato rilascio", ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato, Robert Palladino.
Le autorità cinesi hanno arrestato l'analista ed ex diplomatico, Michael Kovrig, e l'uomo d'affari Michael Spavor, accusandoli di "attività che minacciano la sicurezza dello Stato", formula spesso usata per indicare il reato di spionaggio. La misura sembra una ritorsione per l'arresto il 1 dicembre scorso a Vancouver della numero due di Huawei. La donna, figlia del fondatore del gigante cinese delle Tlc, è stata rilasciata su cauzione in attesa della sentenza sulla sua estradizione negli Stati Uniti, che la accusano di violazione delle sanzioni all'Iran.
Insieme agli Stati Uniti, anche il Canada ha fatto sentire la sua voce con Pechino sul caso dei due concittadini detenuti da 10 giorni in Cina dopo l'arresto il 1 dicembre scorso a Vancouver della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou. In un comunicato, il ministero degli Esteri di Ottawa ha chiesto "l'immediata liberazione" dell'analista ed ex diplomatico, Michael Kovrig, e dell'uomo d'affari Michael Spavor, accusati da Pechino di "attivita' che minacciano la sicurezza dello Stato".
La loro detenzione sembra una ritorsione per l'arresto di Meng, accusata dagli Usa di violazione delle sanzioni all'Iran.