Solo uomini bianchi per il Natale dell’ultradestra tedesca. Una categoria da salvare dalla discriminazione, dicono quelli dell’Afd, “dalla campagna sul cosiddetto gender, completamente uscita dai binari”, come dice tutto compunto Georg Pazderski, capogruppo del partito nazional-populista nel parlamento berlinese. Ecco dunque una sequenza di maschi forti e puri, personaggi importanti della storia, diversissimi tra loro, ma uniti da una sola caratteristica: la pelle bianca. Da ammirare in una serie di piccoli video postati su YouTube con il marchio di partito: filmati molto brevi, con tanto di palle natalizie, fiocchi di neve luccicanti e la melodia di “White Christmas” nel sottofondo, ogni volta interpretati da diversi esponenti dell’Afd. Ogni giorno un nuovo video, ogni volta con un altro personaggio, fino al giorno del Santo Natale.
È il “calendario dell’avvento” dell’ultradestra, dotato di un proprio hashtag, #JaZuWeissenMaennern (#SìaUominiBianchi). Come spiegano i promotori della singolare iniziativa, “per il periodo più bello dell’anno vi presentiamo uomini che hanno formato la nostra civiltà e lo sviluppo del mondo. Perché ‘uomini bianchi’ è diventata negli ultimi anni un insulto: non per noi”. A chiusura del video, la scritta “Azione Bianco Natale”.
Non che i personaggi scelti appartengano tutti al mondo della destra, anzi: a sorpresa, il primo personaggio scelto è il drammaturgo e poeta Bertolt Brecht (scelto con la motivazione a dir poco distopica che “oggi si rivolgerebbe contro il governo Merkel”), dopodiché ci sono personalità sparse della storia mondiale come Papa Giovanni Paolo II, “a cui dobbiamo la caduta del mondo socialista e di conseguenza anche la riunificazione tedesca”, oppure il più prevedibile Otto von Bismarck, ma anche il signor Robert Diesel, persino Ronald Reagan (l’uomo che da solo fermò il comunismo, par di capire), ma anche Martin Lutero, definito “un riformatore ma anche terrore delle elites della sua epoca”.
Inutile dire che questo particolarissimo ”Adventskalender” – che di per sé è un’antica e molto venerata tradizione tedesca, con la differenza che di norma, dietro ogni porticina di cartoncino, si cela un piccolo cioccolatino che fa la gioia dei più piccoli - ha scatenato una bufera senza fine. Nonché, soprattutto, un’onda di sfrenate parodie in rete. Così, se una marea di commenti su Twitter bolla l’idea del partito dell’ultradestra come “misogina e razzista”, dall’altra fioriscono battute su altri “uomini bianchi” scelti col criterio della più feroce ironia: Harvey Weinstein, per esempio, “senza il quale il movimento #metoo non sarebbe mai iniziato”, oppure vari gerarchi nazisti nonché membri del Ku Klu Klan, persino il cattivissimo della saga di Harry Potter, ossia il terrificante Voldemort.
Il tutto, inutile dirlo, sotto le insegne dello stesso hashtag #JaZuWeissenMaennern. Qualcuno ha notato che era ben strano che per il settimo giorno del suo calendario l’Afd abbia scelto Steve Jobs, il cui padre biologico era un immigrato siriano. Contro-argomentazione del partito di Alice Weidel e Alexander Gauland, attualmente nella bufera per un’inchiesta su presunti fondi neri ricevuti dall’estero: “Oggi Jobs sarebbe discriminato in California per essere un uomo bianco”.
Per essere precisi, l’idea dell’ultradestra – nonostante il tentativo di sostenere che “si tratta del tentativo di avviare un dibattito su come gli uomini bianchi oggi siano svantaggiati nella ricerca del lavoro e in politica” – ha scatenato una vera e propria valanga: così, dopo il caso del falso cartellone pubblicitario della Coca Cola – realizzato dal collettivo di artisti “Modus” - in cui un allegro Babbo Natale dichiara “Dì no all’Afd”, in rete sono comparsi decine e decine di falsi manifesti del partito della destra radicale con la scritta “ecco il calendario dell’avvento più onesto dell’Afd”.
Grandi immagini con esponenti reali del partito, una per ogni giorno di dicembre fino a Natale, ma con lo slogan volto a svelare quello che sarebbe il loro vero pensiero: ecco che sotto il ritratto sorridente di André Poggenburg, fino a poco tempo fa leader Afd in Sassonia Anhalt, appare la scritta “Noi equipariamo i gay con i pedofili”, oppure il deputato Joerg Meuthen che dichiara “la nostra politica fiscale aiuta solo i ricchi”.
Una battaglia oramai senza confini: a Berlino in questi giorni è apparso un altro cartellone pubblicitario, questa volta della Nutella. Sopra il celebre barattolo di crema di cioccolato spalmabile una scritta inequivocabile: “Meglio marrone sul pane che marroni nella testa”. Il riferimento, ovviamente, al colore delle camice brune del nazismo. Probabile che il gioco delle parodie continuerà: almeno fino a Natale.