Che cosa fa tanta paura nelle reti 5G di Huawei? Dopo il monito del governo statunitense che aveva esortato i Paesi alleati a non affidarsi alla tecnologia del colosso della telefonia cinese e la decisione della Nuova Zelanda di proibire al principale operatore telefonico i utilizzare reti prodotte dalla casa di Shenzhen, il Financial Times rivela che anche Germania e Regno Unito sono preoccupati dalla prospettiva di concedere alla Huawei i permessi di installare infrastrutture 5G.
Una delegazione statunitense, rivela il quotidiano, è venuta in Europa per sollecitare una maggiore vigilanza contro le minacce alla sicurezza nazionale in materia di telecomunicazioni e consegnare un messaggio inequivocabile: in quanto alleati chiave degli americani, devono salvaguardare la sicurezza delle loro reti di telecomunicazioni.
Perché Huawei è capofila ne 5G
Il monito di Washington arriva mentre Germania e Regno Unito stanno preparando le aste 2019 per il 5G, un servizio di telecomunicazioni superveloce che consentirà l'adozione di una nuova generazione di prodotti e servizi digitali. Huawei è il più grande fornitore mondiale di apparecchiature per telecomunicazioni ed considerato il capofila nella costruzione delle prime reti 5G in entrambi i Paesi, dove ha condotto numerosi test.
Oltre alla Nuova Zelanda, Stati Uniti e Australia hanno già bloccato l'azienda per motivi di sicurezza nazionale. In Germania, rivela il giornale, è stato riferito alla delegazione americana che il governo sta diventando sempre più diffidente nei confronti del potenziale coinvolgimento di Huawei nella costruzione della rete 5G nazionale. Al momento comunque è ancora troppo presto per dire se Berlino metterà al bando la società cinese, nonostante la crescente preoccupazione negli uffici dei ministeri degli Esteri e dell'Interno.
Perché Huawei preoccupa gli Usa
Gli Stati Uniti sono preoccupati per la potenziale applicazione della legge cinese sull'intelligence nazionale, approvata nel 2017, che stabilisce che le organizzazioni e i cittadini cinesi devono "sostenere, cooperare e collaborare nel lavoro di intelligence nazionale". Il rischio, hanno detto i funzionari statunitensi, è che le compagnie cinesi all'estero siano chiamate a svolgere attività di spionaggio.
La difesa della Huawei
Cui Haifeng, vice presidente Huawei per l'Europa occidentale, ha dichiarato al Financial Times di Amburgo che la societa' sta facendo il possibile per alleviare le preoccupazioni sulla sicurezza. "In ogni nostra tecnologia" ha aggiunto "cerchiamo sempre di mettere la sicurezza tra le priorità principali in modo che tutto: dal design, ai prodotti, ai servizi, sia sicuro".
Nel Regno Unito l'atmosfera è cambiata in modo significativo in estate, quando un rapporto del centro istituito per esaminare i contratti con Huawei e supervisionato dall'agenzia di intelligence Gchq, ha segnalato problemi tecnici che pongono "nuovi rischi nelle reti di telecomunicazioni del Regno Unito ".
A chi ha obiettato che dietro le preoccupazioni europee non ci sono altro che le crescenti pressioni degli Stati Uniti, fonti britanniche hanno assicurato che a essere messa in discussione non è il fatto che Huawei sia un'azienda cinese ma il modo in cui l'azienda produce software e apparecchiature che potrebbero rendono le reti di telecomunicazioni vulnerabili al rischio di un attacco informatico.