Silvia Costanza Romano, cooperante italiana, è stata rapita lunedì scorso in Kenya, nella città di Chakama nella contea di Kilifi, da tre uomini armati che nell’azione hanno ferito numerose persone. Secondo le testimoniane raccolte dalla polizia locale si è trattato di un rapimento organizzato. Cercavano proprio la giovane cooperante italiana. Silvia lavora per la Ong marchigiana Africa Milele e da tempo curava progetti proprio nella zona del rapimento. Le indagini hanno preso subito due strade: quella del terrorismo islamico del gruppo somalo al Shaabab e quello del banditismo comune legato alle faide tra pastori. La prima pista è stata presa in considerazione perché da testimonianze, riportate da Reuters, i rapitori parlavano somalo, tuttavia, non ci sono riscontri e, ad oggi, non ci sono state rivendicazioni in tal senso. Quindi, secondo la polizia la pista più probabile è quelle del banditismo comune.
Mercoledì, infatti, la polizia ha arrestato 14 persone considerate potenziali complici dei rapitori. Comunque soggetti che potrebbero indirizzare la polizia verso la soluzione del caso che, comunque, rimane lontana. Il comandante della polizia regionale, Noah Mwivanda conferma gli arresti e aggiunge che gli arrestati sono stati portati in diversi commissariati per essere interrogati. La polizia, inoltre, sta cercando un uomo che aveva affittato camere a due sospetti, scomparsi al momento del rapimento. A riferirlo è il quotidiano keniano Daily Nation che riporta il nome del ricercato, Said Abdi Adan.
Secondo il quotidiano keniano “una persona dal posto, Malik Said Gasambi, ha detto che Adan ha affittato una casa a Chakama e poi vi a portato a vivere altre due persone”. Sempre secondo questa testimonianza i sospettati sono “spariti dall’attacco, portandosi via tutto quello che avevano”.
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Altre tre persone, come riporta il Corriere della Sera, sarebbero state arrestate. Ad annunciarlo è stato il capo della polizia Joseph Boinnet che ha aggiunto: “Ci hanno fornito informazioni molto importanti, siamo ottimisti”. Il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi ha detto che il rapimento è un “episodio terribile che stiamo seguendo dall’inizio con l’Unità di crisi della Farnesina”. Sempre secondo il Corriere della Sera, sulla vicenda stanno indagando anche i Carabinieri e si sono attivati i servizi segreti, in coordinamento con la polizia e i servizi segreti del Kenya.
La famiglia di Silvia Romano ha chiesto riserbo e silenzio sulla vicenda della figlia.