Tutto l'Iran parla dell'esecuzione di stamani Vahid Mazloumin, alias "Sultano delle monete d'oro", e del suo complice "Mohammad Esmail Ghasemì", detto Mammad Salem, le menti della rete di traffico di monete d'oro e di valuta straniera che aveva causato, secondo le autorità iraniane, l'aumento fittizio del valore di questi beni nel mercato iraniano. Secondo gli inquirenti del caso Mazloumin la sua rete, formata da alcuni impiegati e familiari, ha effettuato la compravendita di monete d'oro e valuta straniera per un valore complessivo di 933 milioni di euro; la tecnica della rete era quella di acquistare grosse quantità di monete d'oro, euro e dollari per poi rivenderli a prezzi piu' alti per via della mancanza di essi sul mercato.
Intanto l'impiccagione ha influito positivamente sulla quotazioni del Rial nei confronti del dollaro che sul mercato nero di Teheran, è sceso a 130.000 Rial, il minimo degli ultimi mesi; in discesa pure l'euro, a 'soli' 150.000 Rial. Fonti parlamentari hanno riferito all'Agi che il governo iraniano mira a far scendere il dollaro a 80.000 Rial; cosa che non sembra impossibile, considerando che la moneta statunitense aveva toccato i massimi di 190.000 Rial, dopo la prima tranche di sanzioni Usa attuate ad agosto.