La rivoluzione della Food Innovation arriva in Cina con l'apertura ufficiale di una nuova sede del Future Food Institute presso l’Agenzia delle Nazioni Unite di Shanghai. L'inaugurazione è il primo passo concreto per instaurare un ponte di collaborazione tra le aziende italiane e quelle cinesi e si inserisce all'interno del progetto più ampio di espansione con la Cina avviato dal Future Food Institute nell'aprile scorso.
La collaborazione ha previsto la creazione di un programma per lo studio del futuro del "food retail", quindi le innovazioni e il futuro della distribuzione nel settore alimentare insieme a un lavoro congiunto tra le due realtà nell'ambito della "Food Innovation Global Mission", partita da Bologna il 12 maggio scorso.
"La relazione con la Cina si instaura in un momento strategico - ha spiegato la fondatrice dell'istituto, Sara Roversi - La rivoluzione digitale è l'acceleratore sociale e culturale della nostra era e mira a unificare il mondo, riducendo tempi e distanze, sconvolgendo le gerarchie e incidendo sulla salute umana e sulla sostenibilità mondiale. Il mondo ora ha bisogno di soluzioni per risolvere questo sistema disfunzionale e tutto parte dal cibo. Il cibo è nutrizione, è identità, è comunità, è cultura ed è vita".
Accordo strategico con Food Talk
E' stato inoltre stipulato un accordo strategico con Food Talk, la prima piattaforma cinese sulla food innovation, ideata per la creazione di un nuovo hub di innovazione e condivisione della conoscenza, nonché di una piattaforma di business matching per la contaminazione tra gli stakeholder a livello internazionale.
Nel novembre 201 Food Talk ha inoltre lanciato "Chinese Food Education Advocates", una piattaforma che promuove lo sviluppo sostenibile dell'educazione alimentare. Questa campagna pionieristica ripensa e ridefinisce l'educazione alimentare in Cina in termini di opportunità per le generazioni successive di creare abitudini alimentari sane e piacevoli. L’obiettivo che si pone è la cooperazione con organizzazioni nazionali e internazionali al fine di realizzare un solido sistema di educazione alimentare in Cina.
L'accordo, che si inserisce durante la visita del premier italiano Luigi di Maio in Cina in occasione del China international import expo, ha tra le sue priorità anche la sigla di accordi nel settore agroalimentare, con il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio che incontrerà Han Changfu, anche lui ministro dell'Agricoltura cinese.
"Entrambe le due culture vantano una lunga storia alimentare e stanno cercando di proteggere e far rivivere le loro tradizioni alimentari in contesti globali", ha dichiarato Wu Min, founder di Food Talk. "Con le due forze di livello non governativo che lavorano insieme, desideriamo sensibilizzare l'opinione pubblica sull'innovazione alimentare".