Trump lancia la sua arringa finale, con tre comizi alla vigilia delle elezioni di metà mandato, presentando il voto come un referendum sulla sua Casa Bianca. "In un certo senso è come se fossi in ballo", ha avvertito Trump parlando ai supporter a Cleveland, nell' Ohio. "Dobbiamo alzarci e andare a votare", ha esortato, "un voto per i repubblicani è un voto per portare avanti la nostra straordinaria prosperità" mentre votare per i democratici significherebbe materializzare "un incubo socialista per il nostro Paese".
La retorica contro gli immigrati, anche di matrice ideologico-razzista, e i successi economici dell'amministrazione, sono stati al centro della sua campagna. E se fino ad oggi le elezioni di metà mandato "erano una noia" ora sono la cosa "più sexy", ha osservato Trump, sottolineando l'effetto catalizzatore della sua persona. La scelta di tenere i tre comizi finali nell'Ohio, in Missouri e nell'Indiana, sottolinea come Trump sia concentrato sul Senato, dove i repubblicani hanno buone chance di mantenere il controllo mentre i democratici appaiono ben posizionati per riconquistare la Camera dei Rappresentanti. Nell'Indiana, il candidato del Grand Old Party (Gop) al Senato Mike Braun è in vantaggio di un solo punto sul rivale dem Joe Donnelly. Stessa situazione nel Missouri tra il repubblicano Josh Haeley e la democratica Claire McCaskill.
Lo spot rifiutato persino da Fox
L'ultimo giorno di campagna elettorale è stato dominato anche dalle polemiche per lo spot anti immigrati lanciato da Trump che Facebook e le tv americane, Fox compresa, hanno deciso non trasmettere perché razzista. E se Trump ha difeso lo spot definendolo "efficace", il manager della sua campagna, Brad Pascale, ha accusato i network che lo hanno boicottato di essere dalla parte di coloro che vogliono "gli illegali nel Paese". Il presidente ha dunque accusato i clandestini di votare illegalmente per falsare l'esito del voto, sebbene sia improbabile che questi decidano di rischiare la deportazione pur di falsare l'elezione.
"Avrei potuto essere più morbido"
Secondo la Cnn, il tasso di approvazione generale di Trump è al 39% alla vigilia dell'Election Day: il peggiore della storia per un presidente alla soglia del primo voto di metà mandato dai tempi di Dwight Eisenhower nel 1954. Per la prima volta da quando è stato eletto alla Casa Bianca, Trump ha ammesso di avere un rimpianto. "Forse avrei potuto usare un tono più morbido", ha dichiarato in un'intervista alla Abc. La parola agli elettori. Le urne chiuderanno oggi in Usa tra le 19 e le 24 ora di Washington, tra l'una di notte e le 6 del mattino in Italia.