Ha suscitato un'ondata di emozioni e polemiche in Francia la vicenda di una ragazza, vittima di uno stupro collettivo, ripresa in un video, diffuso e condiviso sui Social per diverse ore. C'è voluta la polizia a fermare la diffusione del filmato e ora è stata aperta un'inchiesta. L'aggressione è stata compiuta domenica scorsa nel parcheggio di una discoteca a Balma, alle porte di Tolosa.
L'inchiesta ha già permesso di identificare la vittima - una ragazza originaria della vicina regione del Tarn - e ricostruire la dinamica dell'aggressione sessuale: nel video la vittima cerca di fuggire ai suoi aggressori, urlando "smettetela di filmare, è uno stupro, uno stupro!". A queste parole uno degli aggressori si rivolge al resto del branco - presumibilmente quattro ragazzi in tutto - dicendo, tra le risate: "Ragazzi, uno alla volta! Ora lasciatemi solo, che gli devo dare una lezione".
Massimo riserbo dalla procura di Tolosa che finora non ha confermato se siano già stati identificati gli autori dello stupro e del video. Rischiano fino a 20 anni di carcere per stupro collettivo. Eppure sui social circolano foto di quattro ragazzi, postate da migliaia di utenti, sicuri dell'identità dei quattro. Molte di queste foto sono state postate in risposta al tweet della polizia stessa.
Ieri sera, con un tweet la polizia nazionale, che aveva ricevuto decine di segnalazioni, ha annunciato di aver bloccato un video postato su Snapchat e Twitter, che "mostra atti sessuali non consentiti". In Francia i contenuti illeciti e sospetti possono essere liberamente segnalati dagli utenti del web sulla piattaforma Pharos (Piattaforma di armonizzazione, di analisi, di confronto e orientazione delle segnalazioni), accessibile a tutti. La polizia è entrata sulla piattaforma per ritrovare gli aggressori.