È il peggiore incendio della storia californiana quello cominciato il 27 luglio nella zona di Mendoncino, nel nord dello Stato sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Nelle ultime ore, con la congiunzione di due fronti, il rogo si è trasformato in un inferno di fuoco: risultano inceneriti 114.850 ettari di terreno, una zona grande quanto l'intera Los Angeles.
È intervenuto lo stesso presidente Donald Trump sulla questione e se l'è presa con le politiche ambientali dello Stato, sostenendo che l'acqua che potrebbe essere utilizzata per combattere le fiamme è stata "scioccamente deviata" nell'Oceano Pacifico.
L'incendio, battezzato Mendoncino Complex, risulta dall'unione di due fronti, Ranch e River, ed è stato contenuto appena per il 30%. Le autorità contano di soffocare le fiamme completamente non prima della prossima settimana. "Siamo alla mercè del vento", ha riconosciuto il capitano Thanh Nguyen, portavoce di Cal Fire nella contea di Lake. "Tragicamente tutta questa zona è molto arida ed è molto difficile domare le fiamme". A peggiorare la situazione le condizioni meteo: "Un sistema di alta pressione ha portato un clima molto caldo, secco e con forti venti nella regione".
Il vertiginoso aumento delle fiamme nelle ultime ore, che non si è placato neppure di notte quando generalmente i roghi si calmano perché calano le temperature, ha sorpreso gl stessi vigili del fuoco.
Secondo gli esperti, gli anni di aridità e scarsa pioggia hanno creato le condizioni ideali per gli incendi boschivi su vasta scala e che si propagano con grande velocità. Dei cinque incendi più devastanti della storia dello Stato, quattro sono avvenuti dopo il 2012. La crisi ha spinto il presidente Trump a intervenire e dire la sua su come si dovrebbe combattere il fuoco. "Gli incendi boschivi della California sono stati amplificati e aggravati dalle pessime leggi ambientali che non consentono di utilizzare in modo adeguato l'enorme quantità di acqua prontamente disponibile", ha detto in un 'tweet' domenica scorsa.
È tornato sulla questione anche lunedì ed è sembrato sostenere l'efficacia della rimozione degli alberi e della vegetazione come metodo di controllo del fuoco. Gli hanno risposto prontamente funzionari dello Stato ed esperti: "Abbiamo molta acqua per combattere questi incendi, ma siamo chiari: è il nostro clima che sta cambiando e che porta a incendi più gravi e distruttivi", ha detto Daniel Berlant, vice direttore aggiunto di Cal Fire, l'agenzia antincendio dello Stato.