Nell’aeroporto di Singapore sono iniziati i test per la l’implementazione di un sistema di riconoscimento facciale, il cui scopo sarà quello di evitare ai viaggiatori di smarrirsi. Questa tecnologia, già presente in alcune aree della struttura, è stata finora usata per l’erogazione di servizi per i quali è normalmente richiesto il passaporto. Ora invece potrebbe servire a individuare e accompagnare al gate quanti perdono la via o si attardano tra gli scaffali dei duty-free shops, come riportato da Reuters.
Oltre tredici chilometri quadrati e sessantadue milioni di passeggeri l’anno. Perdersi nel Changi Airport di Singapore non è difficile, specialmente se si è di fretta o non si è abituati a viaggiare. Per questa ragione, la direzione della struttura intende realizzare entro l’anno un sistema di identificazione facciale, a partire dalle immagini fornite dalle telecamere a circuito chiuso. Questa tecnologia sarà in grado di individuare in pochi secondi una persona specifica, così da poterla aiutare a raggiungere il gate per non perdere il volo.
“Riceviamo un sacco di segnalazioni di passeggeri che si perdono… quindi un possibile caso di utilizzo potrebbe essere quando abbiamo bisogno di individuare un passeggero, naturalmente con il permesso delle compagnie aeree”, ha detto a Reuters Steve Lee, capo dell’ufficio tecnologico dell’aeroporto. Il gruppo che gestisce l’aeroporto è già in trattativa con quattro aziende per completare l’opera entro il 2018, e così poter tenere sotto controllo l’aeroporto. Ma a sollevare qualche perplessità sarebbero le conseguenze per quanto riguarda la privacy. Non è chiaro infatti come e quanto a lungo saranno conservati i dati raccolti dai sensori, né se saranno utilizzati per finalità di marketing.
Proprio nel Changi Airport, nel nuovissimo Terminal 4, è già possibile compiere tutte le operazioni di imbarco utilizzando esclusivamente il riconoscimento facciale. Deposito del bagaglio, dogana e imbarco sono infatti passaggi per i quali una fotocamera controlla il volto dell’utente e lo associa al suo passaporto. Oggi il gruppo che gestisce l’aeroporto sta cercando di estendere questi sistemi automatizzati anche negli altri terminal: “Nel futuro non servirà più neanche quello - ha detto Lee -, basterà usare solo la faccia”.