Lo scandalo dei festini scuote il mondo delle Ong e rischia di costare caro a quelle più coinvolte nello scandalo. La vice direttrice esecutiva di Oxfam, Penny Lawrence, si è dimessa e si è assunta "tutta la responsabilita'" per il comportamento dello staff dell'organizzazione umanitaria britannica in Ciad e ad Haiti, dicendo di "vergognarsi" che tutto sia successo sotto il suo controllo. E intanto l'Ue minaccia di tagliare i 53,5 milioni di aiuti alla Ong se non verrà fatta piena luce sul caso.
Il passo indietro della Lawrence è fragoroso anche perché in Oxfam nel 2006 come direttrice per i programmi internazionali, aveva gestito missioni in 60 Paesi. La nota organizzazione umanitaria è stata travolta dalle critiche e dalle polemiche dopo che il Times ha pubblicato un'inchiesta svelando come nel 2011, personale di Oxfam aveva ingaggiato prostitute, anche giovanissime, ad Haiti.
Accuse analoghe sono state successivamente sollevate anche per l'operato di altri operatori umanitari nel 2006 in Ciad. Oxfam è stata aspramente criticata per il modo in cui ha gestito lo scandalo: un'inchiesta interna aveva portato al licenziamento di quattro membri dello staff e alle dimissioni di altri tre, incluso il direttore ad Haiti che non aveva subito ulteriori conseguenze, ma l'organizzazione è stata accusata di aver insabbiato la vicenda.
L'ultimatum di Bruxelles
La Commissione Ue ha invitato Oxfam a "fare piena luce" sul coinvolgimento di alcuni membri della Ong nello scandalo sessuale ad Haiti. "Altrimenti siamo pronti a smettere di finanziare organizzazioni che non rispettano le regole etiche", ha avvertito una portavoce. Nel 2017 Bruxelles ha versato fondi per 53,5 milioni a Oxfam. I media inglesi riferiscono già di un calo delle donazioni con alcuni sostenitori che hanno revocato il loro contributo periodico alla Ong.
Da un'inchiesta del Times è emerso che alcuni operatori di Oxfam avrebbero utilizzato i fondi dell'organizzazione per andare con prostitute durante la missione ad Haiti dopo il terremoto del 2010 che fece circa 300.000 morti. Le accuse riguarderebbero lo sfruttamento sessuale, il download di pornografia, il bullismo e l'intimidazione. Prostitute con t-shirt di Oxfam avevano partecipato a orge negli hotel pagati dalla Ong.
Sui giornali inglesi si è scritto del coinvolgimento di Save the Children (che però ha assicurato di aver già preso provvedimenti e ha escluso comunque la presenza di minori) e Christian Aid. La Croce Rossa britannica ha ammesso cinque casi di sospette molestie sessuali avvenute nel Regno Unito.