Mossa del presidente francese Emmanuel Macron, che ha "anticipato" il Forum di Davos e ha convocato 140 capi di aziende nella Reggia di Versailles: a porte chiuse, giornalisti alla larga, il presidente e i suoi ministri cercheranno di concretizzare il più possibile da questa riunione, annunciata venerdì dal Financial Times. Il presidente francese si è mosso da ex banchiere d'investimento. Slogan dell'incontro "Scegli la Francia", obbiettivo: continuare ad abbattere la disoccupazione e risollevare l'economia in uscita dalla crisi.
Se ai primi di dicembre, quando gli uffici dell'Eliseo hanno cominciato a mandare gli inviti, la lista era di un centinaio scarso di destinatari, all'appuntamento di oggi arrivano in 140. Macron è il leader politico che i manager sono più desiderosi di incontrare. Per l'approccio concreto alle cose dell'economia e la capacità di fare le riforme.
Con il presidente, parteciperanno una decina di ministri guidati dal premier Edouard Philippe che terrà un discorso introduttivo al pranzo di benvenuto, preparato dallo chef Alain Ducasse, ma il clou della giornata sarà la cena con il presidente.
La condizione essenziale per partecipare
Agli amministratori delegati è stata data una scadenza per la candidatura e gli è stato chiesto di inserire i loro desideri per le riunioni ministeriali attraverso una piattaforma online. Sono stati anche stabiliti come condizione per partecipare: portare un piano per investire in Francia.
Tra gli ospiti ci sarà il direttore operativo di Facebook, Sheryl Sandberg. Lloyd Blankfein di Goldman Sachs e Jamie Dimon di JPMorgan, corteggiati dalle autorità francesi in vista della partenza del Regno Unito dall'UE, incontreranno Bruno Le Maire, il ministro delle finanze.
Saranno presenti anche James Quincey, Lakshmi Mittal di Coca-Cola e gli amministratori delegati di Bain and Company, Siemens, Rolls-Royce, UPS, GSK, General Mills o Merck, portando in totale investimenti per un valore di diversi miliardi di euro, Disse Elysèe.
Ma sono previsti anche assenti importanti, tra cui la Pepsi-Cola, depennata autorità francesi per aver fatto un'offerta per Danone nel 2005, e la General Electric, che ha minacciato di tagliare posti di lavoro da alcuni dei suoi stabilimenti in Francia.
Sempre sul fronte degli investimenti, secondo quanto scritto da un analista contributor di Forbes starebbe prendendo forma il fondo da 10 miliardi di euro annunciato lo scorso luglio proprio da Macron. I soldi il governo, stando a quanto ha riportato la rivista americana, li dovrebbe prendere dalla cessione di alcuni pacchetti azionari in partecipate dallo Stato. La notizia però al momento non è confermata, né ha ricevuto copertura mediatica a Parigi.