La Lega Nord è sospettata di aver ricevuto fondi dai servizi del Cremlino. L’accusa è stata formulata nel rapporto che la componente democratica nella commissione Esteri del Senato americano ha pubblicato. Obiettivo, denunciare le ingerenze politiche di Mosca.
Il documento di 206 pagine è basato soprattutto su fonti aperte e articoli di giornali. Il titolo non lascia spazio a dubbi: “L’assalto di Putin alla democrazia in Russia e in Europa: le implicazioni per la sicurezza nazionale americana”. Putin attraverso una serie di relazioni politiche vorrebbe ottenere sostanzialmente tre obiettivi: minare l’Unione Europa, dividere la Nato, e ottenere la cancellazione delle sanzioni per l’attacco all’Ucraina e l’annessione della Crimea.
Cosa dice il report Usa sull'Italia
All’Italia sono dedicate tre pagine, dove si legge: “Negli ultimi anni, l’Italia ha visto il rilancio dei partiti populisti anti establishment, che hanno guadagnato appeal nella popolazione e ottenuto un certo successo elettorale. Alcuni di questi partiti sono forti sostenitori della politica estera favorevole al Cremlino, e hanno fatto un uso esteso delle fake news e le teorie cospirative nelle loro campagne mediatiche, spesso prendendole dai media di stato russi. Con le elezioni in arrivo nel 2018, l’Italia potrebbe essere un target per l’interferenza elettorale del Cremlino, che probabilmente cercherà di promuovere i partiti contrari a rinnovare le sanzioni europea per l’aggressione russa in Ucraina”.
Non solo Lega Nord. Anche il Movimento 5 Stelle è oggetto del documento, accusato di volere sostanzialmente le stesse cose. Lo stop alle sanzioni, la normalizzazione delle relazioni col dittatore siriano Assad, si oppone alla partecipazione dell’Italia alle esercitazioni Nato, e ha chiesto un referendum sulla permanenza di Roma nell’euro. Secondo quanto scrive La Stampa, “Il rapporto poi ricorda che M5S ha usato un network di siti e social media per diffondere fake news favorevoli al Cremlino durante il referendum costituzionale del 2016, prendendo contenuti direttamente dai media russi come RT”.
Il politico russo che fa da tramite tra Lega, M5s e Federazione russa
Lo scorso 14 dicembre, intervistato dall’Agi, l’uomo considerato l'anello di congiunzione tra Lega, M5s e Federazione russa e deputato del partito di governo Russia Unita, Serghei Zheleznyak, aveva detto che “ "Con i partner della Lega siamo in contatto in modo regolare e ci scambiamo opinioni sulle questioni che preoccupano i nostri concittadini. Organizziamo riunioni, consultazioni e si sono svolti viaggi in Russia”.
Zheleznyak, che è anche l'uomo che, a marzo scorso a Mosca, ha firmato con Matteo Salvini l'accordo politico tra il suo partito e il Carroccio, aveva inoltre aggiunto che “Non nascondiamo che condividiamo la linea dei partiti che conducono una politica nazionale responsabile, che sono pronti al dialogo su base paritaria, nel rispetto reciproco degli interessi nazionali”.
“Non abbiamo diritto di fornire aiuti finanziari ad altri partiti", aveva detto Zhelezyak rispondendo alle accuse che vedono la Russia finanziatrice di alcuni movimenti politici anti europei, "Ma possiamo condividere esperienze, idee e utilizzare questo nel nostro lavoro, poiché molti problemi hanno natura simile, spesso sono di carattere globale e richiedono sforzi congiunti per essere risolti. Non cerchiamo di costruire alleanze politiche contro qualcuno e riteniamo che 'pensare a blocchi' sia una caratteristica del passato. Il mondo è multilaterale e non può essere costruito sul principio di 'chi non è con noi è contro di noi'. Per questo non c'è nulla di illogico o condannabile nel desiderio dei politici italiani di sostenere relazioni costruttive sia con gli Usa, che con la Russia o con qualsiasi alto paese”.
L'avanzata della destra populista
In Europa si stanno rafforzando le forze di destra e nazionalistiche, e il deputato russo non aveva negato essere un fenomeno che la Russia guarda con interesse: “Vediamo che, in diversi Paesi, stanno guadagnando forza quelle formazioni politiche, determinate a difendere gli interessi nazionali e a proteggere i valori tradizionali. Il nostro partito, come anche il nostro Paese, è aperto alla collaborazione con tutte le forze costruttive, che sostengono i valori umani universali, il diritto internazionale e che sono pronte al dialogo su base paritaria e alla collaborazione per risolvere i problemi globali, che riguardano tutti i popoli".