Donald Trump è rimasto "sbalordito" per la vittoria alle presidenziali, la first lady Melania ha pianto e non di gioia, l'unica seriamente interessata a correre per la Casa Bianca è la 'first daughter' Ivanka. Sono alcune tra le più esplosive rivelazioni del nuovo libro su Trump firmato dal giornalista Michael Wolff, "Fire and Fury: inside the White House", di cui sono state diffuse alcune anticipazioni al Guardian.
E se la rivelazione più inquietante è l'accusa lanciata dall'ex capo stratega, Steve Bannon, secondo il quale Donald Trump Junior, primogenito del presidente, ha avuto colloqui "antipatriottici" e "sovversivi" con i russi, nel libro si rivela anche come il miliardario non si aspettasse affatto di vincere e che sia rimasto "inorridito" per lo stile di vita alla Casa Bianca che il suo predecessore Harry Truman aveva definito la "grande prigione bianca".
Secondo quanto sostiene Wolff, Trump si è "molto arrabbiato" per la sua inaugurazione snobbata dalle grandi star della musica. Ha anche mostrato segni di insofferenza rispetto alla Blair House, la residenza presidenziale di fronte alla Casa Bianca dove ha dormito la notte prima del giuramento.
Le lacrime di Melania, l'ironia di Ivanka sui suoi capelli
Le lacrime di Melania sembrerebbero spiegare il sorriso forzato durante l'inaugurazione. Ivanka e il marito Jared Kushner starebbero invece facendo le prove generali in vista della campagna presidenziale della 'first daughter' che punta a diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti.
Sempre Ivanka sembra prenda in giro il padre per la sua capigliatura e per il suo intervento per ridurre la calvizie. Pare inoltre che Trump sia ossessionato dall'idea di essere avvelenato e che pertanto abbia proibito a chiunque alla Casa Bianca di toccare il suo dentifricio e che per lo stesso motivo ordini spesso panini da McDonalds: perchè vengono preparati in anticipo e non si sa a chi sono destinati.
L'ammirazione non ricambiata per Murdoch
Wolff, che ha anche scritto una biografia del magnate dei media Rupert Murdoch, sostiene che Trump ne sia un grande ammiratore ma non ricambiato. Murdoch avrebbe definito "The Donald" un idiota. Infine, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Michael Flynn, costretto alle dimissioni per aver mentito sui suoi rapporti con rappresentanti del Cremlino, sapeva che i compensi per un discorso presi da Mosca sarebbero stati un problema una volta alla Casa Bianca.
Trump chiede di ritirare il libro
E così è stato. Indagato dallo speciale procuratore Robert Mueller, Flynn ha ammesso di aver mentito all'Fbi sui suoi rapporti con Mosca e si è impegnato a collaborare con l'indagine volta ad accertare possibili collusioni tra la campagna di Trump e il Cremlino.
Donald Trump, come si è appreso nella tarda serata di giovedì 4 dicembre, avrebbe chiesto tramite i suoi legali, di bloccare la pubblicazione del libro scritto da Michael Wolff sulla base delle rivelazioni del suo ex braccio destro Steve Bannon, ricordando a quest'ultimo che al momento di lasciare la Casa Bianca ad agosto 2016 aveva firmato un impegno vincolante alla riservatezza.