Cinquant’anni di regno ininterrotto compiuti oggi. Una ricchezza immensa. Anzi: fu l’uomo più ricco del Pianeta finché non lo scalzò, da questo trono, il fondatore di Microsoft, Bill Gates. Resta invece solidissimo sull’altro trono, quello di monarca del Brunei, il sultano Hassanal Bolkiah (così chiamato per semplificare, perché il nome completo è Haji Hassanal Bolkiah Al-Mu'izzaddin Waddaulah ibni Almarhum Sultan Omar Ali Saifuddien Sa'adul Khairi Waddien).
E’ lui, dopo Elisabetta II d’Inghilterra (65 anni da monarca), il regnante più longevo al mondo ma batte i Windsor per la durata della sua dinastia, di cui è il ventinovesimo sultano.
Settantunenne, Hassanal Bolkiah è nato nel 1946. Assurse al trono a ventun anni, il 5 ottobre del ’67, dopo l’abdicazione volontaria del padre, e fu incoronato nell’agosto ‘68. Egli non è soltanto sovrano, ma anche primo ministro, titolare dei dicasteri degli Affari Esteri, della Giustizia, della Difesa, delle Finanze e del Commercio, nonché – se non bastasse – guida spirituale del Brunei.
Il piccolo Stato, che si trova sull’isola del Borneo nel sud-est asiatico, conta poco più di 400 mila anime su una superficie di 5.770 chilometri quadrati, meno della Palestina. Come un padre, il sultano lo regge secondo i più rigorosi princìpi dell’Islam. Dal 2014, il Codice Penale si informa alla sharia, la legge islamica nella più rigorosa interpretazione, con la lapidazione per gli adulteri e il taglio della mano per i ladri. Restrizioni vieppiù rigide anche verso le altre fedi religiose: dal 2015 è proibito, pena il carcere, esporre in pubblico il presepe e gli alberi di Natale, e la celebrazione della Natività è ammessa solo in forma privata.
Un assolutismo tutto d'oro
All’assenza di democrazia forse fanno da contrappeso – tipico di molti Stati totalitari – la gratuità della scuola e della sanità, l’esenzione fiscale per tutti e la privata prodigalità del sovrano.
A quanto ammonta la fortuna del sultano? Venti miliardi di dollari, cioè 16,9 miliardi di euro, derivanti in larga parte dai proventi delle estrazioni di petrolio e di gas, che rappresentano la metà del Prodotto interno lordo del minuscolo Stato.
Bolkiah, nella vita, non s’è fatto mancare nulla: donne, gioco, feste, automobili lussuose. Ecco alcuni esempi della sua favolosa ricchezza:
- Cinquemila automobili: tra cui modelli di Formula Uno (uno per ogni stagione del mondiale a partire dal 1980), sei Ferrari F90, due Ferrari Mhytos, un Aston Martin V8 Vantage Special Serie II, una Mercedes-Benz CLK-GTR Supersport; una Bentley Continental R. Il Sultano, secondo il Guinness dei Primati, possiede la flotta di Rolls-Royce più grande del mondo: seicento esemplari.
- Aerei: ne possiede sette, che è capace di pilotare, tra cui un Boeing 747.
- Pop star: il sultano ne ha "collezionato" i concerti, contrattando 'ad personam' il compenso per Diana Ross, Michael Jackson, Janet Kackson, Elton John, Tina Turner, Stevie Wonder, Madonna, Bon Jovi, Mariah Carey. Celebre l’episodio di Whitney Houston, cui il sultano offrì un assegno in bianco per un’esibizione. Lei, si dice, lo riempì con una cifra superiore ai sette milioni di dollari.
- Donne: sultano pure secondo i paradigmi dell'immaginario collettivo, Bolkiah ha annoverato - oltre alla prima, attuale moglie (e cugina) Raja Isteri Pengiran Anak Hajah Saleha - la hostess Haja Mariam (1982-2003) e la presentatrice televisiva Azrinaz Mazhar (2005-2010). Fece scandalo la denuncia di Miss Stati Uniti 1992, Shannon Marketic, la quale lo accusò di averla sequestrata e abusata per un mese, ma la giustizia americana non procedette perché Bolkiah, come capo di Stato, godeva dell’immunità.
- Parco giochi: ne ha uno tutto suo, il Jerudong Park, di cui godono però liberamente anche i sudditi.
- Residenza: il Palazzo Reale consta di 1.788 stanze e 200 mila metri quadri di parco.
- Carro d’oro: è quello, tirato da cinquanta uomini, su cui oggi il monarca ha celebrato il proprio giubileo.