Dopo le batterie che andavano a fuoco del Samsung Galaxy Note 7, ora tocca alla Apple e al suo nuovissimo iPhone 8 Plus . Sono cinque i casi confermati - secondo quanto riporta il Guardian - tra Honk Kong, Giappone, Taiwan, Canada e Grecia di batterie che prima si gonfiano per fortuna senza arrivare a scoppiare. Sui social hanno fatto il giro del mondo le immagini dei dispositivi Apple aperti a metà. L’azienda di Cupertino sta verificando l’origine e la causa del problema, ma visto il numero esiguo la speranza è - racconta un portavoce - che si tratti di casi isolati.
I primi casi a Taiwan e in Giappone
A settembre, a Taiwan, una donna ha visto aprirsi il suo iPhone 8 Plus da 64 Gb mentre era in carica con il caricatore originale fornito nella confezione di vendita e il 70% di batteria residua. Un secondo incidente, a distanza di qualche giorno è avvenuto in Giappone. In entrambi i casi è successo che il gas che si è sviluppato all'interno della batteria l'ha gonfiata come un palloncino e la pressione ha aperto la scocca del cellulare come una scarpa vecchia. Il display si è staccato dalla chassis ma così non c'è stata una esplosione interna che sarebbe stata ancora più pericolosa.
Cinque casi sono ancora troppo pochi
Questa non è la prima volta - scrive sempre il Guardian - che Apple si trova ad affrontare casi di batterie che stanno per esplodere all’interno di nuovi dispositivi. L'azienda produce e vende tra i 40 e 80 milioni di iPhone a trimestre, una quantità che lascia ben sperare sul fatto che i 5 casi possano considerarsi isolati. Tra le ipotesi al vaglio ci sono possibili difetti di produzione o problemi durante la spedizione. Quel che è certo è che su Apple i riflettori saranno puntati anche nei prossimi giorni, soprattutto dopo l’esperienza di Samsung e del suo Galaxy Note 7, ritirato dal mercato dopo che l’azienda non è riuscita a risolvere il problema delle batterie che prendevano fuoco. C’è però da precisare che nel caso di Galaxy Note 7, nel giro di pochi giorni dal lancio commerciale sono state decine le segnalazioni di esplosioni e incendi, fino a diventare centinaia con il passare del tempo.
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