Con la fine del divieto di guida per le donne, l’Arabia Saudita è diventata il campo battaglia ideale per il marketing delle case automobilistiche occidentali e asiatiche. Secondo le stime fornite da Frost&Sullivan, azienda specializzata in ricerche di mercato, prenderanno la patente ogni anno in Arabia Saudita più di 150mila donne. “Anche se il 50% delle donne che riceve la patente optasse per possedere un’auto, darebbe una forte spinta al mercato delle auto sia direttamente che nel mercato delle auto usate”, ha detto al Wall Street Journal Vitali Bielki, consulente di Frost&Sullivan.
Almeno 8 milioni di potenziali acquirenti
“Le vendite di automobili nell’Arabia sono diminuite, a causa dell’abbassamento del prezzo del petrolio che ha inciso sugli acquisti nel regno. Le vendite di nuovi veicoli sono precipitate del 21% a 655.500 nel 2016 rispetto all’anno precedente”, scrive il Wall Street Journal.
Come scrive Quartz, “l’Arabia Saudita è il principale importatore di veicoli e ricambi nella regione, e si posiziona 21esimo su 198 mercati d’auto nel mondo, secondo la Lms Automotive. Il nuovo decreto del Re saudita significa che ci sarà un’enormità di nuovi potenziali acquirenti dietro il volante che saranno corteggiati dalle case automobilistiche”.
Secondo il Cia World’s Factbook, archivio dell’Intelligence statunitense su dati culturali e demografici, le donne nella fascia d’età tra i 15 e i 54 anni in Arabia Saudita sono 8 milioni. Ed è a loro che si rivolgono i tweet di queste case automobilistiche, di cui alcuni rappresentano più una rivoluzione culturale che semplici pubblicità. Messa quasi per sottolineare come le donne abbiano acquisito con una nuova libertà, più potere.
Poter guidare non significa poter comprare un'auto
Comunque, alle donne saudite servirà sempre il permesso di un uomo di famiglia anche per comprare una macchina, sottolinea CbsNews, ricordando che l’autorizzazione a guidare le macchine non si traduce automaticamente in donne che acquistano un auto. La novità è stata colta al balzo dalle grandi case produttrici come Volkswagen e Ford: entrambe hanno postato tweet in cui si congratulavano per il traguardo raggiunto dalle donne, che apre nuove opportunità (anche per le stesse aziende, di vendita).