Mentre il Ceo di Space X e fondatore di Tesla Elon Musk volava in Australia per presentare il suo suo piano per stabilire una colonia umana su Marte, dalla sua fabbrica in Nevada partivano i primi container carichi di immagazzinatori di energia alla volta dell’isola di Porto Rico, dove il 20 settembre scorso si è abbattuto un uragano di quarto grado, Maria, che l’ha devastata.
Cosa sono i Tesla Powerwall
I Tesla Powerwall, introdotti sul mercato nel 2015, sono delle batterie ricaricabili agli ioni di litio capaci di immagazzinare energia e di essere eventualmente collegati a fonti di energia come i pannelli solari, oltre alla normale rete. Particolarmente utili dunque per una situazione di crisi come quella che vede impegnato il Porto Rico, dove il passaggio dell’Uragano Maria ha causato danni attualmente stimati in 95 miliardi di dollari, come ha fatto sapere giovedì la società Moody’s.
“I Powerwall forniscono energia di backup durante blackout, disastri naturali, e anche apocalissi zombie (sapete che sta arrivando)”, si legge nella descrizione del prodotto sul sito di Tesla. Alcuni elementi hanno già raggiunto il Porto Rico, mentre altre centinaia di unità stanno continuando a essere inviate. In realtà Tesla ha iniziato a inviare silenziosamente i Powerwall non appena l’uragano si è ritirato, mentre la notizia è stata appresa e riferita solo dopo diversi giorni da Bloomberg. Degli operai della Tesla sono infatti già sull’isola da diversi giorni per installare i primi elementi arrivati e per individuare i luoghi di maggiore necessità.
A Porto Rico 3,5 milioni senza elettricità
Al momento i 3.5 milioni di abitanti del Porto Rico stanno vivendo con scarsa o nulla elettricità, come riferito dalle autorità, e mentre migliaia di persone sono in fila nel porto di San Juan, dove attendono di imbarcarsi per raggiungere gli Stati Uniti, altre migliaia attendono nei rifugi, dove sono assistite dall’esercito e da volontari statunitensi.
Un mese fa Tesla ha fornito supporto alle vittime dell’Uragano Irma, che si è abbattuto sulla Florida a inizio settembre causando 22 vittime e danni per 50 miliardi di dollari. Nel tentativo di aiutare i proprietari di macchine elettriche prodotte dall’azienda ad allontanarsi dalla Florida, Tesla ha rilasciato un aggiornamento automatico dei sistemi operativi di tutti i veicoli Model S e Model X. Questo ha consentito che i veicoli potessero godere di una maggiore autonomia, come raccontato dalla rivista Fortune.