Irma, l'uragano più lungo mai registrato a intensità massima, dopo aver letteralmente raso al suolo due isole caraibiche, prosegue il suo cammino di morte e distruzione. L'uragano ha infatti già causato almeno dieci morti, distrutto pressocchè per intero le minuscole isole di Barbuda e St.Martin; ed ora, con venti che arrivano a 290 chilometri orari, punta verso l'isola di Hispaniola, dove le coste della Repubblica Dominicana già sentono i suoi effetti, poi arriverà a Haiti, dove sono previsti allagamenti e smottamenti di terreno, infine alle Bahamas. Secondo le prime stime del passaggio dell'uragano, scrive Repubblica, sono state colpite 74 mila persone, tra cui 20 mila bambini. Il 90 per cento delle case sono distrutte, "nove su dieci" non esistono più, ha detto il primo ministro di Antigua e Barbuda Gaston Browne, "una distruzione totale".
In Florida file di auto ed evacuata Miami Beach
L'uragano sarà probabilmente declassato a categoria 4 passando all'altezza di Cuba, ma dal sud della Florida sono cominciate già le evacuazioni e le riprese dall'alto, registrano sulle autostrade file interminabili di auto.
Intanto, come si legge sul Corriere della Sera, con l’avanzare dell’uragano verso la Florida (il probabile impatto è previsto sabato), è stata ordinata l’evacuazione di Miami Beach e di altre località costiere nell’area. Il sindaco della cittadina, definendo Irma "un uragano nucleare" aveva già fatto appello ai residenti ad "andare via subito". A Miami, è la prima volta in 12 anni che agli oltre 100mila abitanti della case situate nelle zone costiere della baia di Biscayne e della barriera di isole davanti all'oceano viene chiesto di lasciare le case. Le zone considerate più a rischio sono Key Biscayne e Miami Beach.
Nel weekend arriverà negli Stati Uniti
Irma prosegue il suo cammino verso la Repubblica Dominicana ed Haiti, dovrebbe sfiorare la costa orientale di Cuba e poi virare verso il nord e la Florida nel week end. Nel sud dello Stato americano, è già cominciata la fuga dei residenti della contea di Miami-Dade.
"Miami si prepari al peggio"
"La contea di Miami deve prepararsi al peggio, ad alluvioni e a venti in grado di minacciare la vita di molte persone - ha affermato il governatore Scott citato da Tgcom24 -. Stiamo cercando di rifornire il più possibile le pompe di benzina per permettere a tutta la gente che dovrà evacuare di poterlo fare. E abbiamo bisogno di almeno 17 mila volontari".
"Questa tempesta è più grande, più veloce e più forte dell'uragano Andrew", ha ammonito mercoledì scorso. L'apprensione è tale che le autorità hanno invitato anche gli immigrati irregolari a recarsi nei rifugi senza temere l'espulsione visto che sono senza documenti. "Non chiederemo a nessuno l'identificazione", ha assicurato il sindaco di Miami-Dade, Carlos Gimenez. ù
Sul cammino di Irma 49 milioni di persone
Mentre l’Unicef stima in 10,5 milioni i bambini che vivono in Paesi che potrebbero essere esposti ai danni dell’uragano Irma, l'Onu ha calcolato che sono 49 milioni le persone sul cammino dell'uragano e ha annunciato che le agenzie si preparano a fornire una "risposta umanitaria imponente". Il governo britannico si prepara a inviare navi ed esperti per aiutare i suoi territori d'Oltremare.
Irma si è abbattuta sulla trenuta di Donald Trump
Il presidente Donald Trump ha fatto sapere che segue gli sviluppi "da vicino" e che i suoi uomini sono già in Florida. Ma l'uragano Irma, come si legge sul Washington Post, si è già abbattuto anche su una delle lussuose proprietà, Le Chateau des Palmiers, sull'isola di Saint Martin. La struttura da mille e una notte, valutata 16,9 milioni di dollari, era affittata. A rischio anche il resort di Trump a Palm Beach, Mar-a-Lago, noto come "la Casa Bianca invernale", che Forbes valuta 175 milioni di dollari. Nella contea di Palm Beach è stato dichiarato lo stato di emergenza e Mar-a-Lago è stato chiuso.
Irma l'uragano-monster
Con venti massimi sostenuti fino a 295 km/h andati avanti per più di 33 ore, ha battuto il record del supertifone Haiyan, che nelle Filippine nel 2013 aveva generato venti di una identica violenza, durati però solo 24 ore (7mila le vittime, tra morti e dispersi). Lo scrive Meteoweb.
E Irma non è il solo uragano al momento attivo sull'Atlantico: oltre a Irma, c'è José che è ancora nelle acque dell'Oceano Atlantico a centinaia di chilometri di distanza dalle Antille Minori; e Katia. che si sta muovendo di fronte le coste dello stato di Veracruz, nel Golfo del Messico, dove gia' provoca violente piogge.