Una giornata di relax per le vie di Barcellona, una vacanza a lungo attesa da spendere con la sua giovane famiglia. Una passeggiata sulla Rambla con un figlio di sette anni per mano e l'altra di poco più di un anno accanto, nel marsupio portata dalla mamma. Una scena idilliaca che si trasforma in un attimo in un inferno per la follia omicida di un fanatico che si lancia a folle velocità col suo furgone cercando di uccidere, uccidere, uccidere. E così finisce anche la vita di Bruno Gulotta, esperto di informatica italiano di 35 anni, colpito in pieno dal furgone nel maledetto pomeriggio di giovedì a Barcellona.
Il figlio salvato dalla mamma
Bruno viene preso in pieno mentre il figlio che aveva per mano si salva grazie al provvidenziale intervento della mamma Martina, che d'istinto lo tira a sé sottraendolo all'impatto che ha ucciso il giovane compagno. La tragedia si consuma in pochi istanti: la donna e il bambino possono solo osservare Bruno, riverso a terra con le gambe spezzate, morire mentre l'assassino conclude la sua folle corsa e si dà alla fuga lasciando dietro di sé altre vittime e cento feriti.
Il necrologio sul sito della Tom's Hardware
Il racconto, drammatico e terribile, è stato fatto dalla compagna di Bruno Gulotta che ieri pomeriggio si è messa in contatto con i colleghi del suo compagno e ha dato loro la notizia della morte nell'attentato di Barcellona. E oggi il country manager dell'azienda, Robero Buonanno, sul sito della Tom's Hardware scrive: "La notizia ci è giunta all'improvviso ieri sera. Il collega e amico è stato travolto e ucciso da un infame terrorista. Era lì in ferie con la compagna e i due figli".
Su Facebook un'immagine felice con la compagna Martina
La Farnesina: "Non possiamo confermare"
La morte di Bruno Gulotta è stata data dalla compagna Martina, ma la Farnesina non può ancora confermare. Secondo la prassi, infatti, il ministero degli Esteri deve attendere la comunicazione ufficiale delle autorità spagnole e questa non è ancora arrivata.