Pare non abbia avvertito alcun dolore. Ma uscito dall'acqua e abbassato lo sguardo ha visto che aveva le caviglie e i piedi insanguinati. Quello che è successo sabato a Brighton Beach, a Melbourne, ha lasciato il mondo incredulo: Sam Kanizay, 16 anni, è rimasto per 30 minuti con le gambe nelle acque dell'Oceano per scoprire che delle “creature misteriose” gli avevano mangiato la carne.
La soluzione all'enigma
Per giorni hanno cercato di capire cosa fosse successo. E la svolta, come riporta Focus, è arrivata dal padre del giovane, Jarrod Kanizay, che ha indagato per conto suo. Con una soluzione semplice e intuitiva. Si è recato in spiaggia con una muta e dei pezzi di carne e ha raccolto degli esemplari degli animali che avevano attaccato il figlio. Catturato un buon numero di questi animaletti ha girato un video e lo ha postato su Internet, chiedendo spiegazioni agli esperti.
Il crostaceo incriminato
La rete ha risposto: si tratta del Lysianassidae - una famiglia dell'ordine degli anfipodi, piccoli crostacei, insomma. “Dopo alcuni giorni dall'incidente, i biologi marini sembrano ora concordi nel riconoscere negli anfipodi i responsabili dell'attacco ai danni di Sam Kanizay”, scrive Focus. “Sul tema sono intervenuti anche gli esperti del Victoria Museum di Melburne che, con un post su Facebook, hanno descritto questi animali come dei saprofagi marini lunghi pochi millimetri che si nutrono abitualmente di corpi in decomposizione”.
E' un evento raro?
Ma perché il ragazzo ha perso così tanto sangue? Pare che gli anfipodi con il loro morso potrebbero iniettare degli anticoagulanti per evitare che le ferite si rimarginino. “Un'ipotesi confermata anche da Richard Reina, professore di biologia marina della Monash University” scrive ancora Focus. Qualcosa di simile a centinaia di punture di spillo, fatte contemporaneamente. Come in un racconto di Kafka. Si tratterebbe di un evento assai raro, però. Un caso sfortunato dato da bassa temperatura dell’acqua, che avrebbe impedito al ragazzo di avvertire dolore, e una presenza massiccia di animali in quel punto della spiaggia forse dovuto alla presenza di qualche pesce morto che stavano spolpando.