Prima o poi tutti imboccano il viale del tramonto, anche i celebri ladri. E’ successo così all’americana Doris Payne, 86 anni, la donna più temuta dai gioiellieri di tutto il mondo che è finita in manette per il banale taccheggio in un supermercato Walmart vicino ad Atlanta. Valore complessivo della merce celata nella borsetta: 86 dollari e 22 centesimi. Una vera miseria, per una donna che soltanto quattro anni fa riuscì a rubare un anello di diamanti da 22.500 dollari a Palm Desert in California, utilizzando la stessa tattica impiegata in un sessantennio e più di carriera:
“Nel negozio si comportò esattamente nel modo in cui ha operato per decenni”, commentò l’agente dell’Fbi Paul Graupmann, che aveva arrestato la Payne negli anni Ottanta, ricordando il suo ingresso nelle gioiellerie ben vestita e tutta carica di monili, simulando con molta maniera indecisione negli acquisti e inducendo i commessi o il proprietario a mostrarle più e più articoli, finché qualcuno non scivolava in una tasca o nella borsa. Ma con tale abilità che i furti della Payne venivano generalmente scoperti molto dopo la sua tranquilla uscita dal negozio, dove aveva finito per non comprare niente ma per portare via un pezzo pregiato senza pagare un dollaro.
Una tecnica affinata negli anni in tutto il mondo
Nella sua carriera ha spesso colpito all’estero: Tokyo, Montecarlo, Parigi, Roma, Zurigo. Ma non si potrebbe dire dove con assoluta precisione, perché di una cosa sono sempre stati convinti gli investigatori: furono molto più numerose le occasioni in cui non fu beccata di quelle in cui venne scoperta e condannata. La Jewellers’ Security Alliance, negli anni Settanta, emise addirittura un avviso agli associati per metterli in guardia dalla Payne.
Doris, afroamericana, nacque nel West Viriginia: la più piccola di sei figli di padre minatore e madre sarta, crescendo col sogno di diventare ballerina ma essendo troppo povera per inseguire un’ambizione resa ancora più difficile dal colore della pelle. La svolta avvenne un giorno quando era ancora adolescente a Cleveland: andò e provarsi un orologio e il negoziante, distratto, non glielo riprese. Doris lo tenne al polso e uscì con indifferenza, pensando che forse avrebbe potuto vivere bene così, sfruttando un punto debole degli esseri umani: l’attimo della distrazione. La tecnica affinata negli anni e i riflessi avrebbero fatto il resto. Queste e tante altre cose raccontò l’ormai anziana “Notorius” in un documentario dedicato alla sua vita del 2013, The Life and Crimes of Doris Payne: “Il suo sogno di una bella vita per se stessa, l’idea di un riscatto”, secondo il coregista e coproduttore della pellicola, “rappresentano una sorta di distorto American Dream. Che uno la ammiri o la detesti, bisogna rispettare chi persegue il proprio sogno con tanta baldanza”.
Era in libertà vigilata con il braccialetto elettronico
Quando è stata sorpresa e bloccata dalla guardia giurata del Walmart, la vecchia signora era in libertà vigilata con braccialetto elettronico per un tentato furto a dicembre scorso: una collana da duemila dollari in una gioielleria Van Maur, per cui era stata condannata a marzo scorso. “Ma stavolta è diverso – ha detto il suo avvocato, Drew Findling – ed è in netto contrasto con gli episodi del passato. Stiamo parlando di una donna di 86 anni, che cerca di sopravvivere giorno per giorno e procurarsi un po’ di cibo e medicine”.
Il caso ricorda quello del temutissimo re della mala milanese, Renato Vallanzasca, autore di clamorose rapine ed evasioni, condannato a quattro ergastoli, il quale tre anni fa in regime di semilibertà fu sorpreso in un supermercato a rubare due paia di boxer, una cesoia e del concime.