Combattere il protezionismo, riconoscendo tuttavia anche il ruolo degli "strumenti di difesa commerciali". Considerare "irreversibile" il processo sugli accordi di Parigi sul clima prendendo atto però della posizione degli Stati Uniti. Fronteggiare il problema dell'immigrazione ma senza imporre sanzioni ai trafficanti di uomini. Aprendo i lavori del G20, Angela Merkel aveva parlato della necessità di trovare dei compromessi per rispondere alle sfide globali. E così è stato: le conclusioni del vertice sono sul filo dell'equilibrio, intese che possono considerarsi in qualche modo fragili, al pari di quella per il cessate il fuoco in Siria, raggiunta da Donald Trump e Vladimir Putin durante il loro storico primo incontro, oppure sulla necessità di una "reale" tregua al confine con l'Ucraina.
Washington ribadisce il no all'accordo sul clima
Tutti i leader mondiali, a partire dal presidente degli Stati Uniti, hanno riconosciuto "l'incredibile leadership" esercitata dalla Cancelliera tedesca, ma sui vari temi sul tappeto ognuno di fatto è rimasto sulle posizioni espresse prima del G20. A partire dai cambiamenti climatici, visto che gli Stati Uniti hanno ribadito il loro no agli accordi di Parigi. Per finire al libero commercio, anche se sia il presidente cinese XI Jinping sia il presidente russo hanno ribadito il loro no al protezionismo. "Manterremo i mercati aperti", si legge nel comunicato in cui si riconosce "il commercio come motore della crescita, dello sviluppo, della produttività e della creazione di posti di lavoro" ma si sottolinea il rispetto per "le misure legittime di difesa"
Gentiloni: l'immigrazione è una sfida globalePer quanto riguarda l'immigrazione, dopo il deludente vertice europeo di Tallinn, il no di Cina e Russia ha impedito che passasse la posizione Ue sulle sanzioni contro i trafficanti di esseri umani. Il premier italiano ha chiesto che il tema venga considerato una sfida globale. Nel comunicato si chiedono "interventi" e si sottolinea la necessità di rafforzare le partneship con i Paesi di origine e di transito. "Siamo tutti consapevoli della differenza giuridica tra rifugiati e migranti economici. Ma questi sono oltre l'85% degli arrivi e quindi gestire e contenere i flussi è e sarà sempre più una sfida europea e globale", ha detto Gentiloni. Ed ancora: "Occorre investire in Africa per lo sviluppo e contro le conseguenze del cambiamento climatico, stabilizzare la Libia, combattere i trafficanti di esseri umani. I Paesi impegnati a salvare e accogliere i migranti non vanno lasciati soli. L'Italia rivendica il lavoro fatto in questi anni, ma questo impegno o è una sfida globale o alla lunga è difficile da sostenere".
Trump: con Putin incontro "straordinario"Il momento principale del G20 di Amburgo è stato però l'incontro tra Trump e Putin. "Straordinario", l'ha definito il primo, mentre il secondo ha affermato di essere riuscito a convincere l'imprevedibile interlocutore (che solo il giorno prima, da Varsavia, tuonava contro la "destabilizzazione" perpetrata dal Cremlino) di non aver influito sulle elezioni Usa. Il giorno successivo Trump (intervenuto anche al women's entrepreneurship facility event organizzato dalla World Bank, al quale ha partecipato la figlia Ivanka, che si è poi seduta per qualche minuto al posto del padre al tavolo dei Grandi) ha visto la premier britannica Theresa May (ma senza parlare del clima). Poi foto e strette di mano con i presidenti dei Paesi africani. Putin ha invece avuto un bilaterale con il presidente turco Erdogan e con il presidente della Commissione europea, Juncker, e un vertice a tre con Merkel e Macron sull'Ucraina.