Donald Trump non è certo noto per essere uno che va per il sottile. Non solo in campagna elettorale e nelle interviste. Su Twitter ha spesso e volentieri fatto sfoghi duri e amari contro persone a lui poco gradite. Ma evidentemente non ama che si faccia lo stesso contro di lui. Ad una lunga lista di persone a cui ha bloccato l’accesso al suo profilo @realDonald Trump si è appena aggiunto il noto scrittore horror Stephen King, che ora minaccia scherzosamente di uccidersi.
Perché King è stato bloccato?
Lo scrittore ha sempre criticato duramente e sarcasticamente l’attuale Presidente USA da Twitter. L’ultimo tweet di critica è di 4 ore prima che si fosse reso dell’avvenuto ban:
Ma prima ancora molti sono stati i cinguetti infuocati, tra cui spicca uno in cui nomina la quasi-first lady figlia del Presidente, Ivanka Trump:
Poco dopo è arrivata la solidarietà della collega scrittrice J.K. Rowling, nota per la saga di Harry Potter:
I bloccati da Trump
Il Washington Post racconta della lunga serie di persone da cui il Presidente ha deciso di tutelarsi. Vediamo insieme i casi più significativi.
Spicca il ban, avvenuto lo stesso giorno di quello a King, ad un’associazione di militari veterani progressisti, ”colpevole” di aver fatto una serie di critiche politiche. Su Facebook il post che include anche i tweet della discordia.
Il giornalista freelance Jules Suzdaltsev, di San Francisco, che aveva invitato Trump a prendersi più cura del figlio Barron, è un’altra vittima. Questo blocco è stato denunciato a fine maggio.
Lo scienziato Rob Szczerba, che vive nello Stato di New York, è un altro acerrimo critico del Presidente. Sostiene di essere stato bloccato per via di una battuta sarcastica contro la scelta di ritirare gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima.
Se volete spulciarvi altri casi, guardatevi la lunga sequela di tweet che esce digitando #BlockedbyTrump sul social. Segnalateci, se volete, altri blocchi eclatanti.
Il temperamento del Presidente su Twitter
Ma come ricordavamo, Trump non è certo noto per andare sul sottile sui social network. Il sito trumptwitterarchive raccoglie tutti i suoi cinguetti e li riporta persino per categorie. Visitandolo, scopriamo che Trump ha scritto 234 tweet con la parola “perdente” ("loser"), 222 con “idiota”, 183 con “stupido”, 52 con “coglione” ("moron"). 106 volte ha sostenuto che la teoria sul riscaldamento globale è falsa e 84 che Obama non è statunitense. Comunque, da quando è Presidente si è moderato di più, senza però abbandonare una certa protervia.
Anche in questo caso vi invitiamo a segnalarci altri tweet al fulmicotone di Trump che potremmo esserci persi.